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Spiagge, manifestazione dei Sindaci della Romagna a Roma : “io non ci andrei”

Un nostro lettore commenta la decisione dei sindaci della costa romagnola di manifestare a Roma contro la riforma delle concessioni di spiaggia proposta dal governo Draghi.

“La manifestazione dei Sindaci della Romagna a Roma prevista il 10 Marzo prossimo contro le modalità delle gare per le concessioni balneari lascia più di un dubbio.

In primo luogo nel merito in quanto non stiamo parlando di disoccupati o cassaintegrati oppure di famiglie sfrattate , ma di una categoria economica che sicuramente non rischia di essere sottorappresentata nei palazzi del potere.

In secondo luogo di opportunità. In Ucraina, ai confini est della unione europea, si stanno verificando fatti che potenzialmente potrebbero cambiarci la vita : Putin prospetta la possibilità di utilizzare l’arma nucleare, le locali centrali atomiche sono teatri di combattimenti con gli ovvi pericoli da ciò derivanti …. senza contare la possibilità non così remota che il rubinetto del gas russo possa chiudersi per nostra (sanzioni) o per loro (rappresaglie) decisione.

Pertanto inviterei i nostri Sindaci a considerare che i problemi derivanti dall’applicazione della direttiva europea Bolkestein possano essere risolti semplicemente con una assidua presenza ai tavoli di trattativa con il governo e con la regione con l’obbiettivo ultimo di trovare soluzioni che possano non penalizzare oltremisura i bagnini ma che allo stesso tempo non pesino eccessivamente sulle casse istituzionali in termini di indennizzi a chi non riuscirà a farsi rinnovare la concessione.

Non servono fughe in avanti come manifestazioni intempestive e inappropriate, ma un serio lavoro per fare in modo che quella che uscirà sia una normativa rispettosa della concorrenza e che valorizzi i beni di proprietà dello stato in modo adeguato.

Al contrario sarebbe necessario il massimo impegno al fine di fronteggiare la possibile crisi energetica derivante dalla situazione internazionale mettendo in cantiere tutte le iniziative possibili che ci permettano di aumentare la nostra indipendenza da fonti che sono in mano a potenze straniere più o meno democratiche, iniziative che in pratica si traducono nel dare forti stimoli alla realizzazione di impianti di energie rinnovabili.

A tale proposito , senza entrare nella querelle poco interessante se fosse più e meno vincolante per l’amministrazione, merita attenzione l’ODG presentato in consiglio comunale dai consiglieri Lisi e Brunori sulla possibilità di istituire le comunità energetiche di quartiere.

E’ ovvio che in democrazia vengano prima gli interessi di tutta la comunità come quelli dell’approvvigionamento energetico rispetto a quelli di una, seppur agguerrita, categoria economica.

Manifestiamo quindi per la pace e per il popolo ucraino, mettiamo il massimo impegno nella transizione energetica mentre per le gare delle concessioni balneari è sufficiente un attenta, intelligente normale amministrazione.”

Ciavatti Daniele

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