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Spiagge, Corsini alla Tosi: “Meno spot e più responsabilità”. Da Riccione per ora nessuna ordinanza

L’ordinanza annunciata del sindaco di Riccione? Vediamo se la emana, cosa ci scrive e poi valuteremo. Stiamo combattendo una pandemia se tutto va bene dopo il 18 avremo le condizioni per fare un’accelerazione e altri passi avanti. Stiamo lavorando per questo, queste pericolose fughe in avanti rischiano di precludere non solo i risultati di queste settimane ma anche la prossima riapertura del turismo e del commercio“.

A parlare l’assessore in Regione al Turismo e alle Infrastrutture Andrea Corsini, all’indomani della firma dell’ordinanza che sancisce di fatto il divieto di accesso anche per le passeggiate e l’attività sportiva su tutte le spiagge lungo gli oltre 100 chilometri di costa, dai Lidi di Comacchio fino a Cattolica.

Già prima che il testo stesso dell’ordinanza firmata da Stefano Bonaccini venisse diffuso, dal Comune di Riccione era arrivato un attacco al vetriolo contro la decisione di Viale Aldo Moro, che tirava in ballo addirittura la politica nazionale: “Chiudere le spiagge fino al 18 maggio è follia“, aveva proclamato la prima cittadina della Perla, accusando la Regione e il Partito Democratico di aver tentato la spallata ai danni del Presidente del Consiglio. “Una mossa per fare la voce grossa con Conte“, aveva sentenziato il sindaco.

Che nella tarda serata di ieri ha pure annunciato su Facebook l’intenzione di aprire a tutti le spiagge riccionesi. Concetto ribadito oggi davanti alle telecamere di Mediaset. Ma con quali strumenti? Un’ordinanza sindacale andrebbe in rotta di collisione con quanto stabilito a Bologna, con il serio rischio di soccombere. Come avverte il Presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi, che con un post pubblicato su Facebook invita il sindaco di Riccione a “non assumere decisioni illegittime e dannose per la salute pubblica“.

Dopo di che, a quanto pare l’ordinanza non verrà emanata né oggi né domani. In Comune si stanno valutando se esistono vie legali per arrivare ad aprire le spiagge con passi istituzionali legittimi.

Nel frattempo l’assessore Corsini ha  “ringraziato tutti i sindaci che pur non appartenendo alla maggioranza politica che guida la Regione con grande senso di responsabilità collaborano e stanno dentro un quadro di regole che devono valere per tutti. Parliamo di salute, quindi meno spot e più responsabilità. Inoltre è pericoloso far passare il messaggio che con con la chiusura delle spiagge si tarpino le ali al turismo. Il turismo di fatto è ancora bloccato in Italia”. 

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