L’operazione Free Park dei Carabinieri di Rimini continua a dare frutti. L’ultimo a finire in manette è stato un barese di 38 anni, di cui gli investigatori avevano sentito parlare proprio durante le indagini sullo spaccio nei parchi della città. Sarebbe stato proprio lui uno dei fornitori dei “cavalli”, i piccoli spacciatori in maggioranza stranieri addetti alla vendita al minuto della droga.
L’uomo, residente a Rimini ma domiciliato a Sogliano, ha qui ricevuto la visita dei militari di Rimini e di quelli di Cesena. Durante la perquisizione sono stati trovati 120 grammi di marijuana, 7 grammi di hashish e 28 vasi colmi di semi di canapa indiana che erano stati nascosti occultati qua e là per casa, oltre a un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
Ma l’appartamento è risultato anche un luogo di produzione, o almeno sul punto di diventarlo. Sono infatti stati trovati anche rinvenuti fertilizzanti ad alto potenziale e le lampade occorrenti ad una piccola serra artigianale, dove i semi dei vasetti avrebbero dovuto germogliare e crescere.
Arrestato, il barese è stato processato per direttissima questa mattina. Il giudice ha convalidato il fermo e ne ha poi disposto la scarcerazione in attesa della prossima udienza.