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Turismo, Riccione incorona i primi mesi del 2023: “Unica località a crescere sul 2019”

Il sole di Riccione chiama, i turisti rispondono. E’ partito davvero alla grande il 2023 per il turismo della Perla Verde dell’Adriatico. Nei primi mesi dell’anno non solo si registrano tassi di incremento in termini di presenze e arrivi clamorosi a confronto con lo stesso periodo del 2022 (+114% nei turisti; +63,6% nei pernottamenti), addirittura Riccione cresce rispetto all’ultimo anno prima del Covid, il 2019.

Messi nero su bianco, i dati forniti dall’Elaborazione servizio statistica della Regione Emilia Romagna, raccontano che a gennaio Riccione è stata l’unica località della costa riminese ad avere il segno più sul 2019 per arrivi (+4,8%) e presenze (+0,1%) e ha visto crescere il numero dei pernottamenti in febbraio del 15,4%, sempre rispetto al 2019.

La sindaca: “Investimenti e lavoro danno risultati”

“Abbiamo investito e lavorato tanto per il nostro segmento economico chiave che è il turismo – dice la sindaca e assessora al Turismo di Riccione Daniela Angelini -. I risultati sono molto soddisfacenti perché riuscire a superare il livello di presenze e arrivi del 2019 non era affatto semplice né scontato, anzi. Ci siamo riusciti grazie a una città che si è fatta trovare pulita e ordinata, a un’offerta di qualità, penso al nostro Giardino sul mare, a grandi eventi di intrattenimento, come per esempio il concertone in piazza per Capodanno o le nostre grandi mostre, e tanti eventi sportivi in grado di attrarre un pubblico numeroso”.

Entrando nel merito dei numeri la sindaca osserva però che c’è ancora tanto da fare sul mercato estero. “Se prendiamo i primi due mesi dell’anno – dice Angelini – su un totale di 125.083 presenze, abbiamo avuto 110mila (109.170) italiani e 15mila (15.913) stranieri. E’ solo il 12,7%, nel caso di Riccione: è vero che sono i primi mesi dell’anno ma è troppo poco per una costa che vuole ambire a essere la prima destinazione dei paesi di lingua tedesca e a vantare un appeal internazionale. La prossima missione per la promozione all’estero, tra Monaco di Baviera e Vienna, sarà proprio finalizzata a recuperare il turismo straniero che è fondamentale per dare lavoro ai nostri operatori anche lontano dai periodi di alta o altissima stagione”. Va comunque osservato che rispetto al 2022 l’incremento dei villeggianti dall’estero è stato esorbitante: + 272,3%.

Il movimento turistico di gennaio a Riccione

L’inizio anno per Riccione è stato con botto. Unica località della costa rispetto al 2019, la Perla Verde dell’Adriatico ha registrato 80.233 presenze e 28.798 arrivi, per un soggiorno medio di 2,7 giorni. Gli arrivi dei turisti italiani sono aumentati del 147,5% mentre quelli degli stranieri addirittura del 576,5% rispetto al 2022. “Il dato maggiormente confortante è quello che registriamo nel confronto con il 2019 – aggiunge la sindaca -: In gennaio la crescita degli arrivi degli italiani è stata dell’8,8% e quella delle presenze del 2,2%: Riccione è stata, evidentemente, molto apprezzata”. 

Il movimento turistico di gennaio a Riccione

Le performance turistiche del mese di febbraio sono state ancora migliori, con un +7,1% di crescita sul 2019 negli arrivi e un + 15,4% nelle presenze. “Anche a febbraio Riccione si è confermata località di grande richiamo – osserva ancora Angelini -: rispetto al 2022 il numero dei turisti è salito del 64,9% e quello dei pernottamenti del 33,6%. Davvero molto positivo il settore ricettivo extra alberghiero che registra un +65% di presenze sul 2019”.

Il mercato interno e quello estero

L’Emilia Romagna si conferma il primo bacino turistico per Riccione con 24.640 presenze tra gennaio e febbraio (+10,2% sul 2019), seguita dalla Lombardia (23.361, + 11,3%) e dalla Puglia (8.376, + 7,7%). Crescono del 107,4% le presenze dalla provincia autonoma di Bolzano. Sul fronte estero il numero più alto dei pernottamenti è stato garantito dai romeni (1.359 tra gennaio e febbraio), seguiti dai tedeschi (1.032) e dagli spagnoli (597). “Abbiamo un mercato di prossimità che si dimostra solidissimo – conclude la prima cittadina -. Ora abbiamo il compito di superare i confini nazionali perché non possiamo avere meno ospiti tedeschi di quanti ne arrivano dal Friuli Venezia Giulia o dalla Sardegna”. 

 

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