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Sondaggi, realtà e polemiche riccionesi

Chiamamicittà.it sin dalla nascita ha inserito nel suo palinsesto un appuntamento settimanale con indagini demoscopiche : il sondaggio di opinione). Abbiamo voluto indagare vari aspetti della vita politica, sociale e culturale del nostro Paese con una attenzione particolare, ovviamente, al nostro territorio.

Indagini fatte secondo le regole della statistica, svolte da aziende esterne e specializzate, sempre cercando di fornire informazioni utili a comprendere realtà complesse ed andando oltre i luoghi comuni.

Tanti i sondaggi svolti. Mai una polemica diretta. Talvolta sui social, ma nulla di più.
Fino a quando non abbiamo affrontato anche le intenzioni di voto alle elezioni amministrative dell’11 di giugno.

Il sondaggio sulle intenzioni di voto a Riccione ha catalizzato un’attenzione politica con tanto di comunicato stampa, e anche pesante, da parte di Patto Civico Riccione. Comunicato stampa preceduto da telefonate, svolte da importanti persone della politica riminese, con la richiesta di rimuovere il sondaggio in oggetto.

Riprendiamo la tabella più incriminata:

riccione11

Questa tabella era preceduta da alcune considerazioni metodologiche su come andava letta e quali limiti, oggettivi, aveva il sondaggio.
“E’ utile, prima analizzare i dati, precisare che i sondaggi fanno una fotografia e non leggono il futuro, vanno usati con cautela e molte volte indicano solo delle tendenze. Pertanto il sondaggio che abbiamo svolto risente:
– del poco tempo per i cittadini\elettori di Riccione di conoscere i candidati ed i programmi;
– dei livelli diversi di conoscenza dei vari candidati;
– di candidature appartenenti agli schieramenti/partiti nazionali oppure a liste civiche”

Quel grafico, sintesi del sondaggio, svolto a fine aprile daDemetra opinioni , aveva anche una seconda nota di merito.
“Il 70% di chi ha già deciso quale candidato votare si suddivide tra Renata Tosi e Sabrina Vescovi con una differenza minima, a favore della Tosi, tra le due candidature. Più staccati Delbianco e Conti. Appena posizionata Ripa. Una tendenza appare chiara. Difficilmente il sindaco di Riccione verrà eletto al primo turno.”

Questa è la premessa. Ora il giudizio spetta ai nostri lettori. Cosa vi era di sbagliato, completamente fuori dal mondo, inventato, in mala fede, volutamente falso, in quel sondaggio rispetto al voto reale?

confronto1

Un grafico semplice. Sono stati messi a confronto i dati del sondaggio ed i voti reali, quelli scrutinati l’11 giugno.
Le due candidate che vanno al ballottaggio sono state individuate nel sondaggio in modo perfetto. Uno scostamento insignificante rispetto al voto reale.

Scostamenti più importanti sci sono stati per 5 Stelle e soprattutto per Patto Civico. Per Morena Ripa il sondaggio ha colto nel segno.

Ma gli scostamenti tra il sondaggio e il voto reale per Carlo Conti ed Andrea Delbianco erano stati ampiamente previsti, ed è stato detto,  proprio perché si trattava di due candidature ancora poco conosciute al momento dell’indagine demoscopica.

Su questo sondaggio si è espresso in modo pesante Patto Civico, che lo ha definito “inattendibile e scorretto”.

In realtà il sondaggio diDemetra opinioni  si è rivelato attendibile e corretto.

Quel 12% di indecisi  alla fine si è suddiviso tra Carlo Conti ed Andrea Delbianco, gli “ultimi arrivati” fra i candidati. In ogni caso si trattava di elezioni per il sindaco della città di Riccione e non per sapere quanti voti prendeva e quella o l’altra lista. Se ci si limita all’obiettivo del sondaggio (chi vincerà le elezioni) è evidente a tutti che l’indagine è stata ineccepibile. Si va al ballottaggio con le candidate Renata Tosi e Sabrina Vescovi. Tutto il resto è analisi del voto da prima repubblica.

Questo dovrebbe servir alla politica per evitare di attaccare le testate giornalistiche perché cercano di fare il proprio mestiere. Certo che abbiamo una linea editoriale, come tutte le testate. Ma altra cosa è cercare di mistificare la realtà con falsi sondaggi. Non ci appartiene.

Ma soprattutto, non guasterebbe più rispetto per chi svolge l’indagine demoscopica e la firma.

Stefano Cicchetti

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