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Slitta a giugno la decisione del Tar per legge regionale sui vaccini. Regione soddisfatta

Slitta al 13 giugno la decisione del Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna sui ricorsi presentati contro la legge regionale che impone l’obbligo di vaccino per i bambini che vogliono iscriversi al nido per l’anno 2017-2018.

Dopo l’udienza di martedì, i giudici del Tar hanno depositato un’ordinanza e deciso questo: vogliono analizzare ulteriori documenti, che chiedono al ministero entro 45 giorni, e rimandano la decisione ad una successiva Camera di consiglio fissata per il 13 giugno.
I giudici amministrativi nell’ordinanza, spiegano che la questione trattata è “di estrema delicatezza” oltre che di “particolare complessità”.

Ecco perché, prima di decidere, chiedono “una dettagliata e documentata relazione di chiarimenti, sui contenziosi in oggetto, da parte del Ministero della Salute”, a cui danno come tempo 45 giorni per depositare un serie di documenti, chiedendo innanzitutto di chiarire gli ambiti di competenza di ciascuna delle diverse Autorità in materia: ministero della Salute; Istituto superiore di Sanita’; Regioni e Aifa.

L’assessore regionale alle Politiche per la salute dell’ Emilia Romagna, Sergio Venturi, ha commentato così la decisione del Tar: “Siamo soddisfatti: non c’è stato alcuno stop alla nostra legge regionale, né è stato messo in discussione l’obbligo vaccinale che abbiamo introdotto per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, dell’Emilia Romagna. Siamo quindi più che mai convinti nel voler portare avanti questa che per noi, lo ribadiamo, è una misura di tutela della salute pubblica e di tutti i bambini, a partire dai più deboli ed esposti. E siamo orgogliosi di aver aperto la strada a livello nazionale, attivandoci su un tema ora nell’agenda del Governo e di altre Regioni, che guardano al nostro modello. Non c’è alcuna sospensiva, i provvedimenti in essere sono perfettamente esecutivi e noi, lo ripeto, andiamo avanti».

Soddisfatto anche il Codacons, la decisione del Tar di chiedere una relazione al ministero della Salute sul tema vaccini prima di pronunciarsi sul ricorso presentato è “una importantissima vittoria perché i giudici non hanno rigettato le nostre tesi sull’impossibilità di vaccinare i bambini a causa della indisponibilità del vaccino anti-difterico, ma anzi hanno deciso di andare a fondo e vederci chiaro su tale aspetto”.Si tratta di una “una decisione che dimostra la correttezza della battaglia avviata dal Codacons che non è contro i vaccini, ma per la libertà delle famiglie di ricorrere i soli quattro vaccini riconosciuti come obbligatori dalla legge italiana”. Ora “il ministero della salute, Aifa e industria farmaceutica dovranno tirare fuori i vaccini singoli perché l’attuale situazione di incertezza e impossibilità di vaccinarsi con i soli quattro vaccini obbligatori per legge sembra rispondere a logiche speculative che vanno ad unico vantaggio delle case farmaceutiche”.

A metà giugno la sentenza.

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