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E’ il sindaco Tosi la responsabile della propria coalizione

Da quando è in vigore l’elezione diretta del Sindaco è proprio il sindaco il primo responsabile della coesione della propria maggioranza. Spettano infatti al Sindaco le principali scelte sin dalla formazione della coalizione, alla definizione del programma di legislatura sino alla nomina degli assessori.

Dunque spetta al Sindaco lavorare ogni giorno con le sue scelte concrete perchè non venga mai meno la coesione della propria coalizione.

Poi il Sindaco ha anche il dovere costituzionale di favorire la coesione sociale della Città e cercare di allargare il più possibile il sostegno concreto a tutti i progetti di interesse cittadino. Ciò che emerge a Riccione in questi giorni, al netto delle schermaglie mediatiche che presto verranno ricomposte, è il frutto di una azione di governo divisiva sia sul fronte politico sia su quello sociale che su quello territoriale.

Ed in questo c’è prima di tutto l’azione del Sindaco con le sue scelte, con il suo carattere con il suo modo di interpretare quel ruolo. C’è soprattutto la mancanza di una progettualità concreta che è lo strumento più efficace per costruire sul merito la coesione di una maggioranza e di una città.

E’ su obiettivi concreti che si può alimentare una collaborazione fattiva di una maggioranza e talvolta anche di parti ancora più larghe dell’intero Consiglio Comunale, perché sui progetti concreti ciascuno sente concretamente di poter dare il proprio contributo per raggiungere l’obiettivo.

Per essere ancora più concreto vi faccio alcuni esempi.

La scelta del Parco Oltremare, al di là dei distinguo, non sarei mai riuscito a farla senza una coesione forte della maggioranza e senza il contributo leale di Giancarlo Barnabè che rappresentava allora l’opposizione.

Il Palazzo dei Congressi non l’avremmo mai avuto, viste le resistenze, anzi i veri e propri boicottaggi che attorno a Riccione si erano messi in campo, se gran parte del Consiglio Comunale, compresa la principale opposizione guidata allora da Franca Mulazzani, non avessero condiviso quell’obiettivo e dato tutti i giorni un contributo concreto per la sua realizzazione.

Infine il lungomare senza la collaborazione concreta di albergatori, bagnini, esercenti anche durante il tempo del cantiere con tutti i disagi che comportava, non si sarebbe mai realizzato.

Dunque è proprio la mancanza di progetti concreti che sta sfaldando la coesione politica e sociale della nostra città. E per esperienza vi dico che quello che non si è seminato nei primi anni di legislatura, poi non si inventa in due giorni.

Sicuramente la parte mediatica e superficiale di queste turbolenze in maggioranza si chiuderanno. Ma i problemi di fondo di una amministrazione che, a cominciare dal Sindaco, è stata impostata solamente come una amministrazione contro e non per, si porterà con se fino alla fine, anticipata o naturale, l’incapacità di mobilitare una città su obiettivi concreti e realizzabili.

Daniele Imola

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