“Il 2017 sarà particolarmente intenso, fra dodici mesi Rimini sarà profondamente cambiata”: così il sindaco Andrea Gnassi nel mettere in fila tutte le partite dell’anno appena iniziato.
Ponte pedonale di via Roma. “Uno snodo fondamentale per la viabilità, che in quel punto è quello di una grande arteria. Lì – sottolinea il sindaco – non si ‘tirerà dritto’, ma si ‘passerà sopra’. E chi arriva per esempio dal Peep in bicicletta troverà un percorso unico fino al mare. O fino alla stazione, dove potrà prendere il Trc per andare a Riccione: il tutto lasciando la macchina a casa, anche perchè sl Trc si potranno caricare pure le biciclette. datemi pure del fissato, ma a Copenhagen sono arrivati a 263 mila bici contro 249 auto ed è per questo che la loro qualità della vita risulta ai vertici”.
TRC. “Con l’entrata in funzione del metrò di costa potremo, per esempio, presentare i capodanni di Rimini e di Riccione tutti insieme, perché con questo collegamento l’offerta potrà essere unica. Andrà comunque affrontato seriamente il tema del prolungamento fino a Cattolica. Mentre in direzione Ravenna si potrà utilizzare la linea ferroviaria con le dovute tecnologie, ci stiamo ragionando con la Regione. Il nostro prodotto turistico va dai mosaici di Ravenna al parco naturale del Monte San Bartolo di Gabicce, è in questi termini che bisogna progettare”.
Fulgor. “Finalmente possiamo dare al mondo l’ ‘indirizzo’ di Fellini, un luogo fisico dove Rimini celebra il grande maestro”. Confermati i 9 milioni di finanziamento da parte del Ministero della Cultura per il museo dedicato al regista riminese. “Inoltre si sono riallacciati in modo positivo i rapporti con gli eredi Fellini. Un nuovo inizio che fa ben sperare”.
Piazza Malatesta e Castel Sismondo. “Faremo un bando mondiale per individuare i modi e le tecnologie dei set che andranno nella Rocca. Perché con Fellini parliamo al mondo ed è in tutto il mondo che dobbiamo cercare le soluzioni migliori”.
Nuovo svincolo zona Padulli. “Oltre a fluidificare la viabilità, i residenti avranno modo di oltrepassare agevolmente la statale 16”.
Bando periferie. “Rimini rientra fra i 120 progetti finanziati per il 2017-19. Abbiamo chiesto 18 milioni che serviranno per importanti interventi sia nella zona sud che nella zona nord”.
Statale 16. “Fra breve, insieme al presidente della Regione Bonaccini e l’assessore regionale Donini, presenteremo interventi per 321 milioni finanziati con i fondi europei. Opere ulteriori rispetto alle due rotatorie di via Montescudo e consolare San Marino”. Fra l’altro, sono previsti un nuovo accesso all’aeroporto e una rotatoria su via Grazia Verenin a Viserbella, “funzionale all’asse di viabilità alternativa di Rimini nord, così da poter liberare i lungomare dalle auto”.
Stazione. “Il 31 gennaio incontreremo l’ingegner De Vito di Sistemi Urbani per presentare un protocollo che affronterà tutti i temi legati alla stazione ferroviaria. Dovrà diventare una grande piattaforma strategica per interscambio fra treno, trasporto pubblico Trc compreso, biciclette, auto: parcheggi, servizi e quant’altro”.
Rapporti col privato 1. “Lo snodo è il Parco del Mare. Come ente pubblico, abbiamo messo 160 milioni per sistemare il ‘sotto’ a iniziare dalle fogne: la più grande opera di risanamento ambientale che si stia facendo oggi in Italia. E anche ulteriori risorse, come per marina centro e lungomare Spadazzi. Ora tocca ai privati. Ci sono state le manifestazioni di interesse, adesso andiamo a vedere le carte”.
Rapporti col privato 2. E qui arrivano i sassolini da togliersi dalle scarpe: “A Milano – dice Andrea Gnassi – il 60% dei contenitori e delle iniziative culturali è finanziato da privati. Senza voler paragonarsi a quella metropoli e essendo ben consapevoli della gravissima situazione economica, difficile non accorgersi che a Rimini solo un’azienda ha usufruito dell’Art Bonus, ed è l’SGR per il Ponte di Tiberio. La crisi c’è per tutti e non ci aspettiamo certo di eguagliare quel 60%. Ma un un 20%? Un 10%?. Una volta si diceva ‘adotta un monumento’. L’impressione è che i monumenti di Rimini siano tutti orfani”. E ancora: “Museo, colonie, abbiamo bisogno del privato ovunque, senza alcun pregiudizio ideologico. Una cosa non è migliore se gestita dal pubblico o dal privato. Per esempio, stiamo cercando di rientrare in possesso della colonia Novarese non per gestirla come Comune, ma solo perché i privati che sarebbero interessati, magari nel contesto del parco del Mare, saranno molto più attratti da un rapporto diretto con il Comune piuttosto che entrare nelle more di una procedura privata di fallimento”.
Servizi. “Non recediamo di un millimetro dai servizi alla persona. È stato appena approvato un piano di riordino della sanità dove a Rimini non viene tolto niente, anzi semmai vi si aggiunge. E non togliamo niente agli asili, anche se ci vengono tagliati 30 milioni. Invece di chiudere sei sezioni vogliamo dare servizi a 100 bambini, con le stesse modalità che si ritrovano lungo la via Emilia e anche dando risposte a lavoratori in situazioni di precariato”.
Politica. “Lo sapevo, ci credevo: la scommessa era enorme e frutti si sarebbero visti solo nel tempo – conclude il sindaco -: fare un’alleanza su di un progetto politico di città con altre forze civiche, con il Pd come perno, oggi ci dà una maggioranza coesa e compatta anche sulle partite più difficili. Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri comunali per il lavoro che stanno svolgendo in questo senso”