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Silvano Agosti: «Il testamento del poeta»

Lascio i miei versi
a chi li leggerà

le mie carezze
ai ladri e agli assassini

le mie lacrime
a ogni donna sola

lascio i miei sogni
a chi non trova pace

il mio sguardo
a chi crede di avere visto,

e i miei sorrisi
a una divinità in declino

A te, figlio mio,
lascio il mio tempo
lo smisurato tempo di chi vive.

Silvano Agosti (Brescia, 1938)

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