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Sigismondo e il Tempio Malatestiano: il Liceo “G.Cesare-M.Valgimigli” si aggiudica il concorso “Io amo i Beni Culturali”

Il museo della città in collaborazione con il Liceo “G.Cesare-M.Valgimigli” è risultato tra i vincitori del concorso “Io amo i Beni Culturali” (sezione musei) bandito dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna con la partecipazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna e del ModE, Museo Officina dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bologna.

Ad aggiudicarsi il terzo posto in graduatoria, il progetto “Rimini. Notizie dal rinascimento: Sigismondo Pandolfo Malatesta e la cultura della modernità” ideato da Michela Cesarini, professoressa di storia dell’arte del Liceo “G.Cesare-M.Valgimigli”, insieme ad Angela Fontemaggi e Orietta Piolanti dei Musei di Rimini, alla scuola media “A.Marvelli”, all’Ente Diocesi e ad Icaro Communication.

Uno dei momenti di approfondimento al Tempio Malatestiano

L’obiettivo

Il progetto nasce dalla volontà di sensibilizzare i giovani sul patrimonio culturale e artistico della città e di valorizzare il Tempio Malatestiano, simbolo del Rinascimento riminese e delle medaglie malatestiane. La classe IV D del Liceo Classico, con l’aiuto dell’attore e regista Gianluca Reggiani, si è dedicata alla scrittura e alle riprese di un video-racconto, risultato di tanti incontri con professionisti, che hanno aiutato a delineare gli aspetti più tecnici dei beni riminesi analizzati.

Il video-racconto è stato concepito con l’obiettivo di valorizzare il duomo riminese, capolavoro rinascimentale, frutto del lavoro di artisti di grande calibro come Leon Battista Alberti e Agostino Di Duccio, e le medaglie alla corte di Sigismondo create da Pisanello e Matteo De’ Pasti.
L’obiettivo finale non consiste solamente nell’esaltazione artistica ma vuole proporre una visione a 360° che metta in luce tutti gli aspetti di modernità presenti alla corte di Sigismondo.

Gli alunni in compagnia dell’attore Gianluca Reggiani

La figura di Sigismondo

All’interno di questo progetto i ragazzi hanno partecipato a numerosi incontri con esperti e studiosi del Rinascimento riminese sul tema di Sigismondo e del suo tempio, evidenziando gli aspetti più sconosciuti e misteriosi della sua figura. Importanti relatori nell’ambito riminese e nazionale, come Monica Centanni (prof.ssa dello IUAV di Venezia), Andrea Ugolini (prof. dell’Università di Bologna e architetto), Ferruccio Farina (autore del libro “Sigismonda 1417 – 1468, le imprese il volto e la fama di un principe del Rinascimento, 2017, Maggioli),  hanno tenuto queste lezioni in loco, a cui hanno avuto la fortuna di partecipare anche altre classi del Liceo, e come Johnny Farabegoli (architetto e docente di architettura e liturgia) e Marinella De Luca (prof.ssa di lettere antiche al Liceo Classico) che sono intervenuti direttamente in classe contribuendo a descrivere la modernità della corte malatestiana e la figura misteriosa ed equivoca di Sigismondo. Tutti i relatori hanno dato l’opportunità ai ragazzi di conoscere varie versioni riguardo alle descrizioni del signore di Rimini, partendo dal suo ritratto di uxoricida, violento assassino ed eretico, come descritto nei Commentarii da Papa Pio II Piccolomini, che lo scomunicò nel 1460, arrivando al suo lato da Mecenate come protettore della letteratura e delle arti.

 

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