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Sicurezza sismica: l’importanza degli adeguamenti per capannoni e prefabbricati

Nell’ambito della sicurezza sismica, è importante verificare se capannoni e prefabbricati industriali siano stati costruiti nel rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), così da avere la certezza di offrire ai propri dipendenti un luogo di lavoro in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge vigente.

Per effettuare questo controllo è possibile richiedere una valutazione del rischio sismico ad apposite ditte specializzate, in grado di stabilire, proprio a partire da quest’analisi, se sia necessario intervenire sulla costruzione.

Si tratta di realtà di riferimento del settore come Seriana Edilizia, che dal 2008 effettua interventi di miglioramento e adeguamento sismico per capannoni e prefabbricati avvalendosi di un team altamente qualificato e di una strumentazione di ultima generazione.

 

L’importanza della valutazione del rischio sismico

Nella valutazione del rischio sismico di un capannone o un prefabbricato intervengono numerosi fattori. Innanzitutto, si procede all’analisi dei materiali usati per la costruzione degli edifici, dato che ogni elemento può risentire in modo differente degli effetti di un sisma.

In seguito, è necessario tenere conto della zona di rischio presso cui sorge la struttura. In Italia è possibile annoverarne 4, in cui sono state inserite le diverse regioni, anche se è bene tenere conto che non si tratta di una classificazione fissa, ma sempre soggetta a eventuali modifiche.

La prima zona è quella dove il rischio di forti sismi è più alto e attualmente comprende l’Abruzzo, la Calabria e il Friuli Venezia Giulia; nella seconda zona è possibile trovare il Lazio, la Liguria e le Marche; sono a rischio meno forte, poiché all’interno della terza zona, regioni come la Toscana e la Lombardia, mentre nella quarta categoria è possibile annoverare il Piemonte e la Sardegna.

Oltre a questi fattori viene preso in considerazione il terreno stesso su cui sorge la struttura. In particolare, si verifica se abbia subìto danni in passato che ne hanno compromesso gli elementi portanti o le mura. Naturalmente, tutte queste variabili vengono esaminate da personale altamente qualificato che determinerà in questo modo la tipologia di intervento da attuare per migliorare o adeguare sismicamente il capannone o il prefabbricato.

 

Come intervenire su capannoni o prefabbricati

Ogni intervento di miglioramento o adeguamento antisismico è strettamente calibrato sulle particolari caratteristiche della struttura.

Naturalmente, l’obiettivo primario è quello di raggiungere un livello di stabilità che permetta di evitare il verificarsi di situazioni particolarmente critiche, come crolli parziali o totali della struttura.

È importante anche tenere conto del rischio rappresentato da tutti quei macchinari e oggetti che, in caso di caduta provocata dal sisma, potrebbero andare a chiudere eventuali vie di fuga oppure provocare danni a cose o persone.

Avvalendosi di software dedicati è possibile ricreare il sisma che generalmente si può verificare nell’area presa in esame e verificarne i possibili effetti sul modello del capannone o il prefabbricato interessato, costruito virtualmente.

In questo modo è possibile individuare le aree di intervento interessate e stabilire il piano d’azione del team di lavoro. Che si tratti di intervenire all’interno o all’esterno della struttura, comunque, vanno sempre preventivate le tempistiche con l’azienda che si sceglie per il miglioramento o l’adeguamento. Laddove possibile, questo verrà predisposto in giorni festivi oppure nelle ore di interruzione dell’attività, così da non andare a impattare sulla produzione dell’azienda committente. 

Affidandosi a una ditta specializzata in grado di offrire un servizio a 360, infine, al termine dell’intervento di miglioramento o di adeguamento il capannone o il prefabbricato verrà perfettamente ripulito, con la rimozione di polveri e/o residui provocati dalle lavorazioni. 

 

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