“Le due coalizioni apparentemente contrapposte sono sempre più simili tra loro.
Non solo nel comune sostegno al governo unico neoliberista di Draghi – scrive Sergio Valentini, candidato sindaco di Rimini in Comune – non solo in una visione di città a servizio delle imprese ma anche nella difficile gara a chi spara la sciocchezza più grossa.
Pensavamo che la proposta di Ceccarelli, per la realizzazione di un terzo casello autostradale (come se il tema fosse di esclusiva competenza comunale), fosse una sciocchezza da campagna elettorale, ma la capolista del Partito Democratico Roberta Frisoni, assessore uscente della Signoria – prosegue Sergio Valentini – ci ha smentito prontamente rivendicando la primogenitura di un’idea assurda e priva di ogni buon senso.
Pensavamo che il testa a testa nel campo delle sciocchezze si fosse esaurito con un pareggio imbarazzante, invece ecco la nuova sciocchezza bipartisan.
Ceccarelli chiede non una, non due, ma ben tre piattaforme marine su cui realizzare biblioteche, cineteche, e strutture per l’intrattenimento.
Stavamo per iniziare a sorridere per l’insensatezza della proposta, rimanendo stupiti de fatto che non voglia realizzare nessun parcheggio sulle piattaforme quando ecco arrivare un candidato della lista Futura (quella dei giovani al servizio di chi comanda uniti agli estimatori di Calenda) tal Andrea Turci che rivendica la primogenitura dell’idea.
In attesa che qualche candidato del Pd o del centro destra rivendichi l’invenzione degli spaghetti con le vongole – conclude Sergio Valentini, candidato sindaco di Rimini in Comune – constatiamo come i due schieramenti, incapaci di confrontarsi nel merito preferiscano competere nell’ambito del surreale.
Per fortuna esiste una proposta concreta, reale, di sinistra e credibile, quella di Rimini in Comune”.