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Sergio Pizzolante: “Disponibile a candidarmi alla Camera o al Senato”

Sono pronto a ricandidarmi. Lo farò in un collegio uninominale, Camera o Senato, legato a Rimini“. Dopo i dubbi delle scorse settimane l’On. Sergio Pizzolante, esponente della lista Civica Popolare (in coalizione con il PD) ha deciso e si rende disponibile sia per Montecitorio che per Palazzo Madama. “Lavorerò per sostenere il centro-sinistra, per costruire un argine ai populismi e agli estremismi e per mettere in campo delle politiche nuove che partano dall’analisi della crisi del ceto medio“.

Durante la conferenza stampa di resoconto della sua attività parlamentare degli ultimi cinque anni, Pizzolante non riduce tutto a un asettico elenco delle singole cose fatte, ma ripercorrere alcuni dei momenti più significativi del suo operato sia a livello nazione che per il territorio riminese. L’Onorevole ricorda il momento in cui ha consegnato alla Presidentessa della Camera Laura Boldrini la lista della nuova formazione dopo la rottura con Silvio Berlusconi. “E’ stato un gesto simbolico che ha contribuito a salvare la legislatura e ha permesso di dare una svolta a una fase governativa che stava attraversando un momento davvero drammatico”.

Rammenta poi il suo lavoro per il Jobs Act e l’eliminazione dell’articolo 18, che, osserva “Hanno contribuito ad aumentare l’occupazione e la decontribuzione“, e la vicenda delle spiagge. “Il DDL si è arenato al Senato, ma non è finita qui. Nella prossima legislatura si deve ricominciare da questo”. Il parlamentare si sofferma brevemente anche sulla nascita e sui risultati di Patto Civico (secondo partito a Rimini e terzo a Riccione). Un “Patto” che, per l’Onorevole Pizzolante, consiste nel dare la possibilità al ceto medio di tornare a essere protagonista nella propria città e nelle sue trasformazioni, e, in particolare, di fare politica vera, non quella inquinata dalla paura e dal populismo.

Pizzolante passa poi a plaudire il lavoro svolto in riviera. “Matteo Renzi e il PD sono venuti a Rimini per dire che rappresenta un modello per l’Italia. La città ha fatto impressione a Roma, e questo anche grazia alla bravura del Sindaco Gnassi“.

A sottolineare l’alta considerazione ottenuta dal territorio riminese presso il Governo, il leader di Patto Civico rivela di aver ricevuto la proposta di diventare ministro dopo le dimissioni di Enrico Costa (Il Premier Gentiloni aveva dato il suo ok). “Ho rinunciato per un senso di responsabilità, ormai eravamo alla fine della legislatura, e non sarebbe stato opportuno. E’ stata però una grande soddisfazione, frutto anche della reputazione che Rimini si è guadagnata a Roma“.

 

 

 

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