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Sempre più violenze sulle donne: “Ruolo maschile da ripensare”

Grande partecipazione, ieri, al Museo della Città di Rimini: 150 le persone presenti per la conferenza sulla violenza di genere e il femminicidio “Uomini al centro dell’agire per il cambiamento culturale contro la violenza sulle donne”. Sono intervenuti i sindaci Jamil Sadegholvaad e Matteo Lepore, insieme a Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa della regione Emilia Romagna e Donato Piegari, vicepresidente dell’associazione Dire Uomo, moderati dalla giornalista Vera Bessone e introdotti da un saluto di Elvira Ariano del centro antiviolenza Rompi il Silenzio, promotore dell’incontro insieme alla Rete Donne Rimini.

Una riflessione puntuale e sentita quella degli amministratori di Rimini e Bologna, che si sono interrogati su questo fenomeno drammaticamente in crescita, che ha recentemente colpito le loro città, proponendo possibili azioni di contrasto. Al centro del dibattito è stato il ruolo maschile, la sua assunzione di responsabilità e le azioni che la società tutta dovrà mettere in campo per soverchiare quella cultura patriarcale e maschilista che è da sempre un terreno fertile per violenze e prevaricazioni nei confronti delle donne. 

Se nei casi di femminicidio si cercano unicamente le ragioni individuali di chi li ha commessi, non andremo mai a sradicare veramente il fenomeno – afferma lo psicologo Donato Piegari di Dire Uomo – poiché è solo nel riconoscimento di una responsabilità anche collettiva che potremo veramente cambiare le cose”. 

Nel suo intervento, il sindaco Sadegholvaad ha anche portato alla luce il ruolo dei social, pericolosamente inondati di messaggi maschilisti e violenti, a cui sono esposti soprattutto i giovanissimi. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha invece ricordato alcuni esempi su come la sua amministrazione abbia dato un segnale incisivo sul tema, costituendosi parte civile nei processi di femminicidio e violenza sessuale. Politico e istituzionale, invece, l’intervento della presidente Emma Petitti, che ha ricordato la lunga storia di lotte e acquisizioni dei diritti da parte delle donne, nella quale la Regione Emilia Romagna ha avuto un ruolo importante dimostrandosi un esempio virtuoso per tutta l’Italia. 

C’è ancora tanto da fare sui temi della parità, sulla costruzione di una nuova percezione del maschile finalmente scevra da machismo e sessismo, sulle leggi e le modalità di intervento per il contrasto alla violenza, con l’aiuto delle forze dell’ordine e dei centri antiviolenza, ma forse i tempi sono oggi più maturi che mai. La violenza di genere è un fenomeno culturale e lo si potrà sconfiggere davvero solo con azioni forti di contrasto e con un lungo lavoro di sensibilizzazione e di cambiamento di mentalità da parte di tutta la nostra comunità.

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