Di meme e sfottò sull’episodio che ha tenuto banco sulle cronache politiche di questi giorni, che ha visto l’ex ministro Matteo Salvini citofonare a casa di un ragazzo di 17 anni presumendolo uno spacciatore e chiedendogli conferma di un’eventuale attività illecita in rete ne sono circolati tanti.
A cavalcare l’onda ci ha pensato anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che nel primo pomeriggio di oggi ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video in cui viene ripreso mentre suona il citofono di una delle uscite secondarie degli edifici destinati a ospitare la nuova questura in via Roma. “Pronto lei spaccia? Si frottole”, esordisce Gnassi riferendosi alla promessa dell’allora ministro Matteo Salvini di sedersi a un tavolo per risolvere l’annosa questione del futuro dei locali di Via Bassi.
Rivendica il primo cittadino riminese: “Ci hai tradito, abbiamo fatto la sede provvisoria con i nostri soldi, adesso trasferiremo alla ex caserma Giulio Cesare la sede di Polizia Locale, Finanza, Polizia Stradale, sede definitiva dei poliziotti”.
Infine la conclusione: “Per combattere i poliziotti ci vogliono, macchine, sedi, uomini. Non campanelli“.