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Scuola in estate, a Rimini 836mila euro dal ministero

Il ministero dell’Istruzione, nel quadro del Piano scuola estate 2021, ha assegnato agli istituti dell’Emilia-Romagna 10.961.626,99 euro sui 150 milioni stanziati a livello nazionale. Le risorse serviranno a supportare le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado in regione nello sviluppare attività per potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il miglioramento di competenze di base, il consolidamento delle discipline, attività di recupero della socialità e della vita di gruppo degli studenti; tutto tra la fine delle lezioni e il ritorno sui banchi.

In dettaglio, dei quasi 11 milioni, a Bologna vanno 2.340.963,79 euro, a Ferrara 786.861,56, a Forlì-Cesena 1.047.698,97, a Modena 1.886.968,09, a Parma 1.095.403,06, a Piacenza 720.284,45, a Ravenna 935.700,62, a Reggio Emilia 1.310.858,60, a Rimini 836.887,85.

Con questi fondi le scuole dell’Emilia-Romagna, afferma il vice direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma, offriranno azioni e progetti per far “recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti dei nostri ragazzi. Il Piano Scuola estate è il punto di partenza di un percorso di trasformazione ed evoluzione del sistema Istruzione per una scuola accogliente, inclusiva e basata su logiche di apprendimento personalizzato”. Grazie al sostegno finanziario, conclude Di Palma, le scuole “potranno continuare anche nel periodo estivo ad affiancare studenti e famiglie, stabilendo importanti alleanze educative con il territorio” stipulando ‘patti educativi di comunità’ con enti locali, istituzioni pubbliche e private, Terzo Settore, e “consolidando il senso di appartenenza alla ‘comunità’ ed il pieno coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie”. Di Palma sottolinea anche lo sforzo di “mitigare il rischio di dispersione scolastica e di povertà educativa”.

In aggiunta ai quasi 11 miioni all’Emilia-Romagna, il ministero dell’Istruzione renderà disponibili (qui ogni scuola potrà candidarsi autonomamente) ulteriori risorse. Con il Programma operativo nazionale (Pon) “Per la scuola” 2014-2020 ci sono 320 milioni di euro, da impiegare soprattutto “nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali”. Le risorse potranno essere spese sino al termine dell’anno scolastico 2021-2022, con azioni che dall’estate proseguiranno durante il prossimo anno scolastico.

Con il decreto ministeriale 48 ci sono poi altri 40 milioni di euro da assegnare a istituti del primo e del secondo ciclo di istruzione e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti che si trovano “in contesti di maggior svantaggio o fragilità nelle competenze e dove si riscontrano più alti tassi di dispersione”.

(Agenzia DIRE)

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