La Guardia di Finanza aveva già scoperto la sua piantagione hi-tec di marijuana a Gemmano poco più di tre settimane fa. Ma lui, riminese di 31 anni con una lunga lista di precedenti per droga, non si è scomposto più di tanto. Appena rimesso in libertà, però, aveva evidentemente riperso la sua attività come nulla fosse successo. I finanzieri avevano infatti eliminato tutte le piante di cannabis trovate in quel campo sul greto del fiume Conca presso via Cavicciano, ben 85, ponendo sotto sequestro l’appezzamento. Ma, da provetto coltivatore, il 31enne sapeva di aver seminato ben di più e aveva ripreso la spola fra Gemmano a Rimini. Spesso passava la notte presso il suo podere, in un una roulotte attrezzata alla buona, per poter meglio sorvegliare e accudire le sue piante.
Infatti, dopo l’operazione della Gdf altre piante erano cresciute rigogliose e giunte alla giusta inflorescenza. Il nuovo raccolto veniva poi trasportato nella base riminese del giovane, un residence nella zona Fiera.
Finché il 15 ottobre scorso, verso le 18.30, una pattuglia di Carabinieri motociclisti del N.O.R di Riccione che percorreva la via Emili , hanno sentito arrivare alle loro narici un fortissimo e inconfondibile odore di marijuana che proveniva da una vecchia Peugeot 307.
Immediatamente bloccata dai militari, la macchina offriva uno spettacolo davvero stupefacente. Nell’abitacolo, per nulla occultati, c’erano quattro grossi sacchi di plastica per rifiuti, ma ricolmi di piante di cannabis e neppure chiusi. In tutto 170 piante, pronte per la lavorazione.
Questa, come è stato appurato dalla successiva perquisizione domiciliare a Rimini, consisteva nell’essicatura – grazie a una vera pompa di calore – e poi all’ordinato confezionamento in barattoli riposti in dispensa. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Davide Ercolani, complessivamente sono stati sequestrati 20 kg di stupefacente, oltre a tutta l’attrezzatura compresa quella trovata nella coltivazione – dai sistemi di irrigazione ai generatori di corrente, fino agli utensili necessari alla lavorazione del campo – e le oltre 100 piante ritrovate e in parte ancora da raccogliere.
L’uomo è stato tratto in arresto per i reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Condotto presso la Casa Circondariale di Rimini, l’arresto è stato convalidato.
Il video girato dai Carabinieri nella piantagione di Gemmano: