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Sciopero pescatori, in ginocchio il mercato coperto di Rimini

Siamo alla seconda settimana di sciopero dei pescatori della marineria di Rimini. In altre realtà costiere italiane lo sciopero è iniziato prima. Una situazione pesante che rischia di compromettere una parte della filiera gastronomica e strutture di vendite come il Mercato Coperto di Rimini. Lo sciopero è contro il caro carburante raddoppiato rispetto all’anno scorso.  un costo che supera il guadagno dei pescatori, già sottoposti a vincoli e che stanno scontando diverse difficoltà.

Uno sciopero nazionale che non vede, attualmente, una via di uscita. Anzi. I pescatori stanno bloccando in alcune realtà anche l’importazione di pesce dalla Francia o dalla Grecia.

Questo è un altro aspetto non piccolo. In Francia il carburante per i pescatori costa molto meno rispetto all’Italia. Per questa ragione i francesi esportano pesce in Italia con margini di utili superiori al passato.

Sta di fatto che la situazione, per chi è andato al mercato coperto questa mattina era desolante. Oltre 28 banchi chiusi. Tutti i produttori più qualche commerciante. I pochi banchi aperti avevano pesce d’allevamento oppure d’importazione. Prezzi alle stelle. Il salmone è passato in poche settimane da 17 euro al chilo a 24-28 euro.

Aperti i banchi di vongole e cozze. Questo settore non aderisce allo sciopero e il prodotto è garantito anche se con qualche aumento per qualche specialità.

La crisi della pescheria ha ripercussioni pesanti anche sulla parte del mercato che vende l’orto frutta. Gli operatori parlano di un calo di presenze vicina al 40%. Inevitabile. L’attrattore del nostro mercato coperto è la parte della pescheria. E’ una delle più attrezzate d’Italia che catalizza commercianti anche da fuori regione. La ridotta attività si ripercuote negativamente su tutto il mercato ed anche su altre attività ad iniziare dai ristoratori che usano il pesce fresco.

Tutti auspicano una soluzione al caro carburante. Un intervento del governo che riduca o sterilizzi le accise per permettere al mondo della pesca di riprendere l’attività.

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