Martedì 5 Luglio Rimini ha assistito allo sciopero dei Taxi. Gli effetti di questa agitazione sono stati amplificati dall’endemica inefficienza del servizio pubblico offerto da start romagna con poche corse ed autobus tipo scatola di sardine in tempi di pandemia dilagante e dal numero esiguo delle licenze presenti in città. Abbiamo un Sindaco assediato da più parti al fine di permettere la costruzione di nuovi parcheggi quando è sotto gli occhi di tutti che la vera necessità per la nostra città e per la salute dei suoi abitanti è quella di dare un taglio drastico al numero di autoveicoli privati potenziando fortemente il trasporto pubblico sia quello rappresentato dagli autobus sia a quello dei taxi. Quella dei parcheggi è evidentemente una battaglia persa in partenza, da che mondo e mondo l’unico parcheggio degno di questo nome per l’automobilista medio è quello che si trova a pochi metri dal luogo che si vuole raggiungere da qui la constatazione, numeri alla mano, che le aree sosta sono frequentemente sottoutilizzate e che, contemporaneamente, le strade sono ingombrate da autoveicoli lasciati in ogni dove in seconda ed a volte anche in terza fila. Il governo nazionale cerca di portare un minimo di concorrenza in ambiti in cui storicamente questa non è presente. Sembra che molta parte della politica abbia le proprie armi spuntate rispetto alle insistenti richieste di alcune categorie economiche che con poche migliaia di iscritti tengono in ostaggio un paese di 60 milioni di abitanti. Nella nostra città gli esempi sono svariati dai balneari ai taxisti fino ad arrivare agli albergatori. In italia sembra, e probabilmente lo è, più facile fare una riforma delle pensioni che colpisce milioni di cittadini che un provvedimento che riduca una rendita di posizione di poche migliaia di individui.
In questi anni è passato il concetto che fare politica equivale a non pestare i calli a nessuno ed a dare tutto a tutti senza considerare minimamente l’interesse generale. Una politica con siffatte caratteristica è una politica che non serve ne a se stessa ne soprattutto alla comunità. Rimini necessita di un disegno strategico per la sua mobilità in particolare nei mesi estivi quando i turisti sono presenti numerosi in città. Abbiamo bisogno di più autobus, più taxi, più corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico e di meno auto a congestionare il traffico ed inquinare l’ambiente. I problemi sono sempre gli stessi, acuiti ed evidenziati in questo caso dallo sciopero di una categoria economica, abbiamo bisogno di visione, di progetto, di capacità di immaginare come ci si dovrà spostare all’interno della città nei prossimi anni.
Ciavatti Daniele