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Scandalo sanità Umbria, primario penalizzato a Perugia vince concorso a Rimini

Giuseppe Nardi è dal 2016 Direttore dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione del Presidio Ospedaliero di Rimini-Santarcangelo-Novafeltria. Ma è anche fra coloro che sono stati sentiti dagli inquirenti sulla sanità dell’Umbria. Perché lui a Rimini il concorso l’ha vinto largamente, a Perugia no. Sebbene avesse presentato un curriculum pressoché imbattibile per gli altri candidati: “Dirigevo strutture da oltre 20 anni, a Udine e Roma – racconta lui stesso in un’intervista a La Repubblica – e avevo circa 300 pubblicazioni oltre a far parte di numerose commissioni europee”.

Invece il concorso, bandito nel 2015 e concluso solo tre anni dopo, fu vinto da un medico interni all’ospedale umbro, Fabio Gori. Secondo le accuse che hanno terremotato i vertici della sanità regione e del Partito Democratico al governo dell’Umbria, si fece di tutto per tagliar fuori quello scomodo candidato esterno. Nelle conversazioni intercettate di Direttore generale, sanitario e amministrativo, cioè Emilio Duca, Diamante Pacchiarini e Maurizio Valorosi, si dice che quel professionista che alla prova scritta aveva battuto tutti va penalizzato. E intanto si toglie un punto alla sua valutazione, che però resta al di sopra degli altri.

Poi però quando arriva il momento della prova orale, Nardi non si presenta. Perché, si chiede, e  li chiede, la Guardia di Finanza.

E lui spiega: “Non mi sono ritirato, non mi hanno avvisato. Hanno nominato e rinominato la commissione per 2 anni così da perdere tempo. Una volta avevano scelto un collega deceduto, un’altra uno che non aveva titoli. Praticamente hanno fatto l’orale quando del concorso si erano dimenticati tutti. Comunque alla fine sono andato a Rimini, dove ho trovato ciò che cercavo”.

Ma non era comunque il favorito a vincere quel concorso? Come mai non si è presentato all’orale? “Perché la data del gran premio viene rimandata così tante volte che nessuno la chiede più, se non chi deve vincere. Una strategia nota e non originalissima”.

Nardi si dice comunque soddisfatto di essere alla fine approdato all’Ausl Romagna: “A Rimini ho una posizione che a Perugia non avrei avuto. Dirigo 70 anestesisti e tutto il dipartimento chirurgico che ha 400 dipendenti”.

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