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SAP Rimini: “Orgogliosi del risultato. Ma chiediamo condizioni di lavoro decorose”

Il SAP di Rimini è orgoglioso del risultato ottenuto nell’indagine  che ha portato alla cattura dei giovani ritenuti responsabili dei  gravi fatti  accaduti in località Miramare.

Inizia così il comunicato della SAP (Sindacato Autonomo Polizia), a firma del Segretario Provinciale Tiziano Scarpellini, che commenta la recente cattura del ‘branco’ responsabile del duplice stupro della settimana scorsa. Un lavoro, quello della polizia di Rimini, svolto da agenti che  anche fra le difficoltà ormai croniche della questura, hanno continuato a prestare la loro opera con scrupolo ed enorme dignità, in modo da poter lasciare indisturbati i colleghi che si stavano occupando di un caso di così grande risalto giudiziario, sociale e mediatico che ha portato ancora una volta l’operato della Polizia di Stato in prima pagina.

E proprio sulle condizioni critiche in cui si trova ad operare la Polizia locale che il comunicato vuole sottolineare, sia per quanto riguarda le condizioni di lavoro in mancanza di organico, come nel caso della Polizia Postale, che per quanto riguarda le strutture non adeguate allo svolgimento delle attività:

In quei casi, come in questo, ciò che ha consentito di conseguire gli esiti raggiunti, sono stati immancabilmente lo scrupolo e il sacrificio del personale della Questura di Rimini ed anche, nello specifico, la massima collaborazione con il Servizio Centrale Operativo e con le specialità presenti sul territorio, fra le quali, in particolare, la Polizia Postale, la cui sede locale, a differenza di quanto accaduto in altre realtà italiane,  è ancora aperta grazie anche all’ impegno profuso dal Sindacato Autonomo di Polizia  (nonostante il personale trasferito in previsione della chiusura, non sia più stato sostituito e di conseguenza la Sezione sia sotto organico).

Vogliamo sottolineare che tutti hanno lavorato in situazione di massima criticità, pur non avendo una sede decorosa ed uffici idonei, né per accogliere le vittime, né  per custodire gli arrestati,  né per ricevere i giornalisti: le immagini dei TG raccontano una realtà chiara circa la logistica della nostra questura, gli arrestati sono giunti in questura e da essa ripartiti per la consegna all’Autorità Giudiziaria, per così dire in mezzo alla strada, poiché non esiste un luogo riservato dove far accedere le auto di servizio. Altrettanto dicasi per le interviste rilasciate dal Questore Dr. Maurizio Improta. I giornalisti sono stati ricevuti sulla pubblica via in quanto all’interno dell’edificio non ci sono spazi consoni per poter accogliere “gli ospiti”. Immaginiamoci quindi come si possa lavorare dignitosamente e in sicurezza.

Ancora una volta il SAP chiede che alla Questura di Rimini venga assegnata una sede che consenta a tutti i polizotti di lavorare in sicurezza e agli utenti di poter essere accolti nella  maniera dovuta.

Da tempo chiediamo il passaggio di fascia della Questura che consentirebbe  di aumentare il numero di personale assegnato, di avere nuovi e più efficienti mezzi e di poter garantire anche il pagamento delle ore di straordinario in esubero.

Scarpellini chiude quindi con un appello, senza distinzioni di colore, per riuscire ad ottenere condizioni di lavoro più decorose:

Infine, dopo questa ulteriore dimostrazione di grande capacità professionale, speriamo che chi a livello locale può fare qualcosa, l’appello è a tutti i politici senza distinzione di colore, si impegni per aiutare cittadini e poliziotti della nostra città ad avere un futuro più sicuro.

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