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Santarcangelo: un libro alle scuole per festeggiare la giornata mondiale dell’albero

Ricorre oggi (lunedì 21 novembre) la Giornata nazionale dell’albero, che l’amministrazione comunale ha voluto celebrare simbolicamente donando alle scuole elementari di Santarcangelo il libro e film animato “L’uomo che piantava gli alberi”. Il celebre racconto dello scrittore Jean Giono, infatti, nel 1987 è stato trasformato dal regista francese Frédéric Back in un lungometraggio animato, che nell’edizione italiana può vantare la voce narrante del pluripremiato attore Toni Servillo.

L’assessore Pamela Fussi (Servizi educativi e scolastici, Qualità ambientale) consegnerà personalmente nei prossimi giorni il cofanetto con libro e dvd alle scuole Pascucci (Capoluogo), Della Pasqua (San Bartolo), Fratelli Cervi (Sant’Ermete), Giovanni XXIII (San Martino), Ricci (San Vito) e all’intercomunale di Camerano. “Si tratta di un piccolo gesto – dichiara l’assessore – per invitare i più piccoli a prendersi cura insieme ai grandi del patrimonio straordinario che abbiamo, a cominciare dagli alberi e dalla natura. Da questo punto di vista, la cultura può essere fondamentale – conclude l’assessore Fussi – come ‘bussola’ per orientarci verso quanto abbiamo di più prezioso e meritevole di attenzione e rispetto”.

La Giornata nazionale dell’albero, istituita dalla legge 10 del 2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), ricorre il 21 novembre di ogni anno e rappresenta un’occasione privilegiata per porre l’attenzione sull’importanza degli alberi per la vita dell’uomo e per l’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo mondiale e italiano.

L’uomo che piantava gli alberi

Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. “Dietro a questa insolita storia positiva, persino ingenua, si cela un messaggio profondo” scrive Franco Tassi nell’introduzione al volume. “Capace di propagarsi nell’animo e nella cultura umana come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante. È un messaggio di riconciliazione dell’uomo con madre natura, è un messaggio di rinascita della foresta e della vita là dove erano state incoscientemente annientate. Perché l’albero rappresenta, fin dai tempi più antichi, il simbolo e l’espressione della vita, dell’equilibrio e della saggezza”.

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