È possibile mettere in atto una rivoluzione pacifica le cui armi siano gentilezza, conoscenza e umanità? Per Fermenta, associazione di promozione sociale (in via di costituzione), la domanda è centrale in questo momento storico. Viviamo un tempo di dilagante prevaricazione, in cui troppo spesso le parole si urlano, per difesa ci si allontana dall’altro, finendo per rifugiarsi nell’odio verso un nemico comune. All’imperversare della legge del più forte l’Associazione risponde con un invito pubblico, aperto a chiunque sia interessato al confronto e al dialogo costruttivo. L’appuntamento è per sabato 13 aprile, alle 10.30, Biblioteca ‘Antonio Baldini’ di Santarcangelo. Interverrà Beniamino Sidoti, scrittore, saggista, giornalista, nonché ideatore e autore della pagina Facebook ‘Strategie per contrastare l’odio: idee e azioni concrete per tutelare la parola come bene comune’, una social network community che ad oggi conta oltre 7.000 follower. Un movimento di pensiero che Fermenta condivide e rilancia, con l’intento di contagiare la comunità reale.
L’incontro, ispirato anche nel titolo da ‘Strategie per contrastare l’odio’, si propone come una chiacchierata all’insegna della comunicazione non ostile, paradigma fondante per l’Associazione, che proprio in questa occasione si presenterà pubblicamente alla città. Anche se a Santarcangelo, dove ha sede, Fermenta sta già facendo parlare di sé. A suscitare curiosità e interesse è stato in particolare il flash mob organizzato in concomitanza con lo sciopero globale per il clima, lo scorso 15 marzo, quando per cercare di risvegliare l’attenzione sulla funzione vitale degli alberi nei contesti urbani alcune decine di piante sono state simbolicamente ‘animate’ con dei begli occhioni. Una prima iniziativa di sensibilizzazione a cui ne seguiranno altre, non solo sul tema ambiente.
Obiettivo dell’Associazione, richiamato dallo stesso nome ‘Fermenta’ (in latino i lieviti, in italiano un verbo che evoca l’atto del crescere), è infatti quello di proporsi come stimolo educativo per la comunità, un impulso a riscoprire, attraverso partecipazione e cittadinanza attiva, il rispetto come fondamento della convivenza civile. Un valore declinato in un manifesto d’impegni, tra cui si ritrovano questioni cardinali, come la cura dei luoghi, la salvaguardia della bellezza, l’accessibilità e l’inclusione, l’accoglienza, la pace e l’interculturalità.
A partire da questi contenuti l’idea è quella di promuovere momenti di incontro e riflessione attraverso il contributo di esperti, lasciando spazio anche a proposte, bisogni e criticità, da cui poi elaborare percorsi di approfondimento e possibili progetti operativi. Quello di sabato non sarà quindi un momento fine a se stesso, ma piuttosto il primo atto di un osservatorio permanente che possa contribuire ad intrecciare pensieri positivi a buone pratiche quotidiane. L’incontro con Sidoti non poteva che essere il primo focus, proprio perché sarà la gentilezza la cifra stilistica di Fermenta.