“Fuga per la vita” prosegue con il secondo incontro che si terrà giovedì 23 febbraio al Museo della Città di Rimini (ore 17) grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale riminese. “Analisi e proposte a confronto” sarà un dibattito condotto dal giornalista Emilio Drudi per analizzare la situazione dei migranti in Italia dal punto di vista umanitario, medico/sanitario, giuridico e politico/amministrativo, con quattro esperti per ciascuno dei rispettivi settori. Al dibattito prenderanno parte don Mussie Zerai, sacerdote eritreo fondatore dell’agenzia Habeshia e candidato al Nobel per la Pace nel 2015; il dottor Marco Bertotto, responsabile advocacy e public awareness di Medici Senza Frontiere; l’avvocato Arturo Salerni, presidente del Comitato verità e giustizia per i nuovi desaparecidos del Mediterraneo; Livio Chidichimo, referente SPRAR del Comune di Cerchiara (Cosenza).
Ideato da Emilio Drudi – giornalista, collaboratore dell’agenzia Habeshia, cofondatore del Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos – “Fuga per la vita” si propone di offrire conoscenze e informazioni concrete per capire meglio il fenomeno delle migrazioni di massa attualmente in corso nel mondo. Il progetto è realizzato dall’Amministrazione comunale di Santarcangelo in collaborazione con Comune di Rimini, ANPI di Santarcangelo, cooperativa Millepiedi e Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) dell’Unione di Comuni Valmarecchia, che promuove sul territorio di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana un’accoglienza qualificata dentro e con la società civile, coinvolgendo e stimolando direttamente la comunità.
In particolare, “Fuga per la vita” è indirizzato agli amministratori degli enti locali del territorio, agli operatori del settore sociale e agli altri “addetti ai lavori”, agli insegnanti e agli studenti in particolare delle scuole superiori, nonché a tutti i cittadini interessati a capire meglio un fenomeno che ha ormai assunto proporzioni epocali.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati calcola infatti che attualmente nel mondo ci siano 65,3 milioni di profughi: uomini e donne costretti a cercare asilo all’estero per fuggire da situazioni estreme di crisi, con rischi concreti per la libertà personale o la vita. Una catastrofe umanitaria che ha già provocato decine di migliaia di vittime, sofferenze e violazioni dei diritti umani per milioni di persone.
Il progetto si propone quindi di analizzare il fenomeno soffermandosi in particolare sulla crescita – superiore a ogni previsione – del numero di profughi e vittime, che lascia prefigurare una permanenza costante del problema nell’agenda politica dei prossimi anni. A questo rilievo fanno da contraltare le risposte messe in campo dall’Occidente e in particolare dall’Unione Europea e dall’Italia, in larga misura inadeguate a fronteggiare una crisi di simili proporzioni.
Dopo l’ottimo riscontro del primo appuntamento – l’incontro formativo “Una strage annunciata” con Emilio Drudi che si è svolto nella biblioteca di Santarcangelo – “Fuga per la vita” si concluderà sabato 11 marzo con lo spettacolo “L’indifferenza” della compagna Cantieri Meticci di Bologna. Un racconto in parallelo tra Shoah e migrazioni che andrà in scena al Lavatoio di Santarcangelo alle ore 21.