Domenica scorsa, 28 novembre, i volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo di Santarcangelo e dintorni si sono ritrovati a pranzo presso il Ristorante Casa Zanni di Villa Verucchio per un evento che segnava il ritorno della solidarietà in presenza nel territorio della Valmarecchia. L’obiettivo era organizzare un evento che andasse a contribuire alla campagna dello IOR “A Testa Alta”, il crowdfunding con cui la no-profit fondata dal prof. Dino Amadori si impegna a donare per Natale all’Oncologia dell’Ospedale Infermi di Rimini, all’IRST di Meldola e al suo distaccamento di Cesena un casco refrigerante “Paxman Scalp Cooler” ciascuno. Questi dispositivi sono risultati molto utili per prevenire l’effetto collaterale più comune e temuto della chemioterapia, ovvero la caduta dei capelli: circa il 70% delle pazienti che l’hanno testato hanno presentato infatti un’alopecia di grado lieve o nullo.
La calvizie, soprattutto per le donne colpite da tumore, è qualcosa che va ben al di là della questione estetica, come spiegato nel corso dell’evento dal dott. Davide Tassinari, Responsabile dell’Oncologia, Terapia Antalgica e Cure Palliative dell’Ospedale Infermi di Rimini: «Il Paxman Scalp Cooler è un dispositivo fondamentale, anche se non è propriamente uno strumento di cura in senso stretto. Se pensiamo a quante donne rifiutino il protocollo di trattamenti che riteniamo più efficace, solo perché la perdita dei capelli è una delle principali controindicazioni, riusciamo a capire quanto questo dispositivo sia importante. Lo è per due motivi collegati e differenti: da un lato permette di non togliere dignità a tutte quelle persone che provano profondo disagio per l’alopecia, che diventa il simbolo visibile della loro malattia, anche nei confronti di quelle persone che vorrebbero proteggere come figli piccoli o genitori anziani ad esempio. Dall’altro lato il casco refrigerante diventa un aiuto fondamentale anche per noi medici, perché ci permette di proporre la cura che riteniamo migliore, potendo dire alla paziente che abbiamo un dispositivo che potrà aiutarla a ridurre notevolmente e in certi casi ad evitare del tutto questo grande problema dell’alopecia. Mi auguro quindi che tutti possiamo contribuire alla campagna “A Testa Alta” dello IOR, per donare alle nostre pazienti la certezza delle migliori cure possibili».
A rimarcar l’importanza dell’evento per tutto il territorio della Valmarecchia la presenza di due Sindaci: quello di Santarcangelo, Alice Parma, e quello di Verucchio, Stefania Sabba. «La pandemia ci aveva portato via tutto quel lavoro di territorio, di presenza e di vicinanza che sono il vero valore aggiunto che il volontariato può donare – ha spiegato proprio Alice Parma – anche se con forme nuove abbiamo provato a stare al fianco alle categorie più deboli. Il pranzo di oggi è il punto di partenza e il simbolo di un ritorno che speriamo possa essere sempre più forte sul territorio». Stefania Sabba ha aggiunto: «La ripartenza delle attività delle realtà solidali come lo IOR sul nostro territorio, soprattutto quando portano avanti progetti e campagne come quelle per l’acquisto del casco refrigerante per le pazienti oncologiche in trattamento oncologico, è fondamentale. Abbiamo oggi più che mai bisogno di attenzione e vicinanza: per questo il comune di Verucchio ha sempre appoggiato e partecipato convintamente alle iniziative della no-profit sul territorio».
All’appello dello IOR hanno risposto circa 90 persone che, in un clima di estrema convivialità, hanno dato il proprio contributo alla lotta delle pazienti sottoposte a chemioterapia per un totale di 2.177 euro. La campagna “A Testa Alta” ha così raggiunto quota 21.782 euro raccolti, ovvero il 35% dell’obiettivo prefissato.