Nel Consiglio comunale di lunedì 29 maggio si è svolta la presentazione della 53.a edizione di Santarcangelo Festival, in programma dal 7 al 16 luglio. Il presidente dell’associazione Santarcangelo dei Teatri, Giovanni Boccia Artieri, ha spiegato la scelta di portare avanti il Festival nel momento di grande fragilità che la Romagna sta affrontando anche per rispetto nei confronti di artisti e lavoratori dello spettacolo. Boccia Artieri ha annunciato il ritorno del Centro Festival, sottolineando l’intenso lavoro della direzione per dar vita al Festival a fronte delle attuali difficoltà economiche: le collaborazioni internazionali, in particolare, consentono di alimentare un progetto complesso che dura ben più di dieci giorni.
Il direttore artistico Tomasz Kireńczuk, invece, ha spiegato la scelta del titolo “Enough not enough” come uno spunto di riflessione sul contesto sociale e politico attuale, che vede tanti artisti costantemente impegnati nella battaglia per la propria libertà d’espressione. Accanto alle tematiche esplorate già lo scorso anno, il Festival presenterà tra l’altro spettacoli dedicati al corpo come terreno di scontro politico, oggetto di cura e strumento di liberazione. Quasi 40 le compagnie che arriveranno a Santarcangelo e oltre 100 le repliche previste, anche grazie alla collaborazione con importanti istituti culturali internazionali che hanno consentito di attivare progetti a sostegno di giovani artisti emergenti.
Il direttore generale Roberto Naccari ha raccontato l’attività annuale del Festival, dalle residenze artistiche al Lavatoio per oltre 200 giornate l’anno ai laboratori di teatro per ragazzi della non-scuola (Teatro della Albe) e Let’s Revolution! (Teatro Patalò), dalla stagione per famiglie “Sciroppo di teatro” alla rassegna di danza contemporanea “E’ bal”. A luglio, dopo il Festival, tornerà invece la proposta di circo contemporaneo per famiglie di “Circo Imbosco”. Naccari ha poi ricordato il progetto “Presente sostenibile”, nato dieci anni fa, che quest’anno ha portato il Festival – primo in Italia – a presentare recentemente l’analisi del proprio impatto ambientale realizzata da HeraLab e dal Tecnopolo di UniRimini.
Nelle sue conclusioni successive al dibattito, la sindaca Alice Parma ha sottolineato che il Festival riguarda tutti perché è un evento realizzato con risorse pubbliche, destinato a reinventarsi ogni anno e che quindi non va dato per scontato. Il Festival è anche un gruppo di lavoro di oltre 100 persone che per dieci giorni si trasferiscono a Santarcangelo da ogni parte d’Italia e del mondo, è il confronto tra cittadini e spettatori nelle piazze, perché diversamente da altre manifestazioni culturali il Festival offre comunque numerose occasioni di fruizione libera. Per la continuità di questo lavoro e l’attenzione ad aspetti rilevanti come la sostenibilità dell’evento, la sindaca ha concluso ringraziando il Consiglio di amministrazione di Santarcangelo dei Teatri.