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Santarcangelo, la Rai sbaglia Papa e “ringiovanisce” la Fiera

“Storie e leggende di una manifestazione che si propone da più di 400 anni…”: così il TGR Emilia Romagna della Rai – edizione delle 19.30 di ieri 10 novembre – nel presentare il suo servizio sulla Fiera di San Martino a Santarcangelo.

Dove si scopre che non si tratta di un lapsus della conduttrice: secondo l’inviato Rai, “la fiera di Santarcangelo, probabilmente una delle più antiche d’Italia, è citata in documenti del 1600…”. 

Solo che i documenti sulla fiera di San Martino e le altre che si tenevano a Santarcangelo risalgano a molto, ma molto prima. Com’è noto, se ne scriveva in atti ufficiali nel 1255 e già allora doveva esistere da parecchio tempo.

Piccolezze, succede. Ma il reportage, che si sofferma soprattutto sulla tradizione dei “becchi”, riserva un’altra perla e ben più pesante: “…l’amore che muove ogni cosa, comprese le corna appese sotto l’arco di Clemente VIII“.

Peccato che Ippolito Aldobrandini da Fano, pontefice con il nome di Clemente VIII dal 1592 al 1605, non abbia nulla a che fare con Santarcangelo e tanto meno con l’Arco clementino. Dedicato nel 1777, come sta scritto ben in grande sul monumento, dai santarcangiolesi al loro concittadino Lorenzo Ganganelli, papa Clemente XIV.

Ma alla Fiera dei Becchi, si sa, le burle non sono mai mancate, grazie anche alla cagnina che scorre a fiumi. E forse anche alla troupe della Rai è venuta voglia di scherzare.

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