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Santarcangelo. Discorso del Sindaco per la festa del IV Novembre

Pubblichiamo l’intervento del Sindaco Alice Parma in occasione della ricorrenza della giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Buongiorno a tutti e grazie di essere qui.

Il 4 Novembre quest’anno arriva in un momento particolare, che ci spinge a riflettere sul significato più profondo di questa ricorrenza.
Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, questa la denominazione ufficiale della ricorrenza, che non tutti conoscono ma che è bene tenere a mente in questi giorni e anni difficili che stiamo attraversando.
Questa settimana un nuovo attentato ha insanguinato il mondo: ancora New York, ancora Manhattan, di nuovo il fondamentalismo del cosiddetto Stato Islamico che continua a colpire dopo la disfatta militare in Siria e Iraq.
Il nostro cordoglio va naturalmente alle 8 vittime, ai 12 feriti e alle loro famiglie. Ma con il pensiero siamo anche insieme a coloro che ogni singolo giorno operano per contrastare questa follia e le altre minacce che gravano su di noi.

Il mio ringraziamento, sentito e sincero, va dunque alle forze armate alle quali è dedicata questa giornata, e per estensione alle forze dell’ordine, compresa la polizia municipale, che si impegnano sul territorio senza soluzione di continuità.
La collaborazione con l’amministrazione comunale era e rimane costante per fare in modo che ciascuno di noi possa fare la sua parte, nonostante gli avvicendamenti fisiologici che si verificano a livello provinciale.
Colgo l’occasione per ringraziare anche oggi il Colonnello Conio e il Maggiore Nardacci dei Carabinieri, che hanno lasciato Rimini per accogliere nuovi prestigiosi incarichi a Roma.

Allo stesso modo, ribadisco il benvenuto del Comune e della città di Santarcangelo al Tenente Colonnello Sportelli e al Capitano Landi, che sono certa sapranno rispondere al meglio alle esigenze del nostro territorio.
Il merito impagabile di tutti voi è quello di farci sentire sicuri, rispetto al terrorismo così come a fenomeni più locali come l’ordine pubblico.
Senza contare la presenza in situazioni ordinarie come gli eventi cittadini, compresa la Fiera di San Martino ormai alle porte che anche quest’anno potrà contare sul supporto di Prefettura e Questura.

Ma la giornata di oggi è intitolata anche all’Unità nazionale, un bene particolarmente prezioso nel momento di grande incertezza che pesa sull’Europa anche in seguito alle vicende catalane. Il referendum, la dichiarazione d’indipendenza, il commissariamento dalla regione da parte del governo spagnolo e gli scontri che ne sono seguiti ci hanno lasciati tutti quanti con il fiato sospeso.
Anche perché la questione catalana pone una serie di domande all’Europa e al mondo, che riguardano la tenuta dello Stato-nazione nell’era della globalizzazione, il diritto all’autodeterminazione dei popoli, e tanto altro ancora.
Domande alle quali è tutt’altro che semplice dare una risposta. Da esponente di un’istituzione pubblica come il Comune, però, al di là delle posizioni differenti credo che l’aspetto forse più grave di tutta questa vicenda sia stato lo scontro istituzionale.

L’assenza totale di dialogo per mancanza di volontà da una parte e dall’altra, il conflitto aperto tra Madrid e Barcellona, culminato con le scene francamente inquietanti della polizia nei seggi e degli scontri di piazza.
Credo che sia responsabilità di ogni istituzione pubblica evitare certi livelli di scontro, mantenendo sempre aperto il tavolo delle trattative, il canale del dialogo, anche quando la situazione si fa più difficile.
Perché è chiaro che alle regioni debba essere riconosciuta più autonomia. Lo ha detto anche il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, dichiarando che “tra 20-30 anni i grandi match economici non saranno più tra paesi, ma tra le regioni”.
Però questa autonomia deve maturare all’interno dell’infrastruttura democratica già consolidata, che è composta dallo Stato e dall’Unione Europea, non procedere per strappi alla ricerca un’indipendenza ormai fuori dal tempo.

Per questo la nostra amministrazione comunale guarda con grande favore al percorso intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna in vista di una maggiore autonomia locale nella piena unità dello Stato italiano.
Un percorso che dopo mesi di consultazioni con gli enti locali è passato attraverso il voto dell’assemblea legislativa regionale, che ha dato al presidente Bonaccini mandato per firmare una dichiarazione d’intenti con il governo.

Lo stesso presidente del Consiglio Gentiloni ha detto di guardare “con rispetto e disponibilità alla discussione sull’autonomia”, dichiarandosi disposto a fare passi avanti confrontandosi nel merito, senza lacerare il paese ma per farlo funzionare meglio nei limiti delle leggi e della Costituzione.
A noi quella del dialogo tra istituzioni per trovare la soluzione migliore per il paese sembra la strada giusta.
Concedere la giusta autonomia alle comunità locali rispettando quell’integrità nazionale costata vita e sacrifici a tanti patrioti del Risorgimento.

Questo è il compito difficile che aspetta governo e regioni, ma siamo fiduciosi che il percorso si possa concludere positivamente con la buona volontà di tutti.
Che aggiungere ancora? Il nostro ringraziamento sincero alle associazioni combattentistiche, all’ANPI, al cerimoniere Werter Paesini e a chi parlerà dopo di me, oltre che a tutti voi che siete qui oggi insieme a noi.

Grazie e buon 4 Novembre a tutti.

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