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Santarcangelo, dal 5 marzo in vetrina la mostra di Anarkikka “Non chiamatelo raptus”

L’8 marzo, in tutto il mondo, viene celebrata la Festa della donna, che più propriamente andrebbe celebrata come la giornata internazionale dei diritti della donna. Una data simbolica, spesso contestata nella sua valenza ed effettiva utilità ma fondamentale per valorizzare le numerose conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte e necessaria per non dimenticare le discriminazioni e le violenze subite.

Per onorare l’importanza della donna e con l’obiettivo di trasmettere il messaggio che una donna vittima di violenza che decide di reagire non è sola, le associazioni Rompi il silenzio ONLUS, Citta viva Santarcangelo e il comitato Ven èulta – con il patrocinio del Comune di Santarcangelo e il supporto di diverse società sportive – presentano “Non chiamatelo raptus”, vignette in mostra di Anarkikka che affrontano il tema della violenza sulle donne e del linguaggio dei media nella narrazione della violenza.

È nella disparità di genere che la violenza affonda le sue radici, e la pandemia in corso ha aggravato questo fenomeno. Le conquiste, anche molto recenti, sul piano dei diritti civili e della partecipazione sociale, lavorativa e politica non hanno ancora trovato una completa corrispondenza sul piano attuale e sostanziale, nonostante le tante competenze, i talenti, il valore e l’eccellenza delle donne in tanti
ambiti. Purtroppo esistono ancora modelli familiari, nell’ambito delle relazioni affettive e troppo spesso all’interno delle mura domestiche, che possono portare le donne a subire violenze economiche, psicologiche, fisiche e sessuali.

La violenza contro le donne non può essere associata a un raptus, a un attimo di aberrazione o di follia: come dimostra l’esperienza quotidiana di chi la subisce, è un vero e proprio comportamento criminale, perpetuato nel tempo e che troppo spesso culmina con un
femminicidio.
La mostra sarà allestita nelle vetrine dei negozi del centro storico dal 5 al 15 marzo e sarà fruibile online sulle pagine Facebook di Ven èulta, Rompi il silenzio, Città viva e Comune di Santarcangelo per chi a causa delle limitazioni non potrà visitarla personalmente.

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