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Santarcangelo: il Comune si ‘appropria’ dell’arco di piazza Ganganelli. Plauso della Lega

Un comunicato della Lega Nord sulla riappropriazione, da parte del Comune, dell’Arco di piazza Ganganelli:

Dopo tanto peregrinare l’arco dedicato a Papa Clemente XIV Ganganelli diventa santarcangiolese grazie alle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 28 maggio 2010, n.85, quello sull’attribuzione di beni demaniali agli enti territoriali. 

Una splendida notizia che non può che renderci orgogliosi degli sforzi profusi a suo tempo per l’approvazione della normativa sul federalismo demaniale” – questo il commento del coordinatore cittadino della Lega Nord, Fabio Bertozzi, sulla “conclusione dell’iter burocratico che ha permesso al Comune di Santarcangelo di acquisire la proprietà dell’espressione monumentale per antonomasia della nostra città, ovvero l’arco di piazza Ganganelli”. “Una conquista” – chiosa Bertozzi – “resasi possibile grazie al Decreto Legislativo 28 maggio 2010, n. 85 recante ‘Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell’articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42’ che individua i beni statali che possono essere attribuiti a titolo non oneroso a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”. 

“Un provvedimento fortemente voluto dalla Lega Nord, per il quale il nostro Movimento ha dato battaglia e che permette di demandare la gestione e la proprietà di beni un tempo demaniali, agli enti locali che ne facciano esplicita richiesta garantendone la massima valorizzazione funzionale”. Contro le politiche centraliste dei Governi di sinistra, la Lega Nord ha saputo “indicare, traducendoli in legge, i criteri e gli strumenti per valorizzare il nostro patrimonio pubblico, delegandone la gestione a chi territorialmente è più vicino a quel bene e ne conosce potenzialità e criticità. Compito del Comune a questo punto” – conclude Bertozzi –  “è quello di fare il massimo per conservare e valorizzare questo monumento che racchiude in sé l’essenza stessa della città”.

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