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Santarcangelo: “Cinema grattacielo” al Supercinema il 9 e 10 gennaio

Dopo l’ultima proiezione del 2017 nella prestigiosa cornice di Palazzo Grassi, a Venezia, il nuovo anno diCinema grattacielo – il film di Marco Bertozzi dedicato al grattacielo di Rimini e ai suoi abitanti – inizia con nuove date nelle sale romagnole.

Il film, prodotto, con Rai Cinema, dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, da Altreforme e dall’associazione culturale Condominium, è in programma martedì 9 e mercoledì 10 gennaio (ore 21,15) al Supercinema di Santarcangelo (sala Wenders) nello spazio dedicato alle rassegne del cinema indipendente e d’autore. Sabato 13 gennaio (ore 16,30), invece, Cinema grattacielo sarà proiettato al Cinema San Biagio di Cesena nell’ambito della rassegna “R-esistenze” curata dal Centro Cinema in collaborazione con l’Ufficio Catechistico Diocesano. Alle proiezioni di martedì a Santarcangelo e di sabato a Cesena sarà presente il regista Marco Bertozzi che al termine incontrerà il pubblico. Nella serata di mercoledì, invece, l’incontro sarà con Teresa Chiauzzi, tra i protagonisti di Cinema grattacielo.

Cinema grattacielo ha debuttato in anteprima internazionale lo scorso 10 giugno a Bologna, al Biografilm Festival dove si è aggiudicato la Menzione speciale della Giuria. Il film ha fatto tappa in diversi festival cinematografici: Cinema del reale (Specchia), Molise Film Festival, Perugia Social Film Festival, Detour Festival di Padova. A novembre è stato presentato nell’ambito della rassegna Efebo D’Oro a Palermo e alla Scuola FuoriNorma di Catania. E’ stato inoltre presentato alle Giornate del cinema d’essai organizzate dalla Fice a Mantova e, recentemente, selezionato dal critico Adriano Aprà per “Fuori Norma”, una raccolta/rassegna dei più interessanti film indipendenti italiani degli ultimi 15 anni.

Il 2017 si è chiuso con un bilancio più che positivo sia di pubblico che di critica, grazie ad un tour in diverse sale cinematografiche in Italia: oltre alle varie repliche tutte sold out a Rimini, il film è stato proiettato a Roma, Lecce, Parma, Bologna, Modena, Ferrara, Pordenone.

Ne hanno scritto, tra gli altri, Repubblica.it, Il Manifesto, Fata Morgana, Pointbreak.

“Il racconto del grattacielo, con la voce di Ermanno Cavazzoni, è ancora una volta il nostro, quello del nostro tempo illuminato dalla sua sapienza strana, dalla saggezza che deriva forse dal suo essere sospeso nel cielo, saldo suo malgrado, pieno di memorie e di vita”. (Cristina Piccino, Il Manifesto)

 

“Cinema grattacielo risponde così all’idea di un cinema documentario in grado di sperimentare e rielaborare i complessi immaginari consegnateci dalla modernità e dalla postmodernità, spingendosi oltre i limiti percettivi abituali e cercando di costruire nuovi modelli simbolici”. (Giacomo Ravesi, Fata Morgana Web)

“Architettura grandiosa e futuribile, utopia di un mondo nuovo, fantasma di un sogno interrotto: il grattacielo di Rimini raccontato con fantasiosa e visionaria empatia”. (Arianna Pagliara, Pointblank)

“Il grattacielo di Rimini racchiude storie contrastanti e per questo ha un fascino raro. A raccontarlo per la prima volta sul grande schermo è il regista Marco Bertozzi. Il suo documentario si chiama Cinema Grattacielo…” (Corinna Spirito – Repubblica.it)

SINOSSI

Ventisette piani, per 100 metri di altezza, eretto in pochi anni nel cuore della metropoli balneare romagnola sul finire degli anni Cinquanta ed inaugurato nei primi mesi del 1960, il grattacielo di Rimini oggi è un quartierone verticale abitato da una ventina di nazionalità differenti. La sua umanità e i suoi paesaggi sono scrutati in prima persona da uno dei suoi abitanti, in dialogo aperto con il grattacielo stesso, attraverso la voce sonnecchiante e sognante dello scrittore Ermanno Cavazzoni. Una riflessione autobiografica che si interroga sulle stesse forme del documentario contemporaneo.

BIOGRAFIA DEL REGISTA

Marco Bertozzi fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale. Combina la pratica cinematografia – in film come “Appunti romani”, 2004, “Il senso degli altri”, 2007, “Predappio in luce”, 2008, “Cinema grattacielo”, 2017 – a una forte componente teorica (in libri come “L’idea documentaria”, “Storia del documentario italiano” o “Recycled cinema”). Film curator per rassegne sul documentario italiano (con Villa Medici, la Cinémathèque del Quebec, il Festival del cinema di Amiens, il San Diego Italian Film Festival), ha insegnato Cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla Scuola d’Arte cinematografica Gian Maria Volonté e al Dams di Roma3. Nel 2013 hacondotto Corto Reale. Gli anni del documentario italiano, un programma in 27 puntate per RAI Storia, alla riscoperta della non-fiction italiana degli anni 50-70. Attualmente insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e al Conservatorio di Scienze Audiovisive di Lugano.

 

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