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Sanremo: l’esorcista della Papa Giovanni XXIII contro Virginia Raffaele, Salvini condivide

“E’ inaccettabile che il palco di Sanremo si trasformi in un inquietante pulpito da cui per ben 5 volte viene invocato il nome di Satana”. L’anatema è don Aldo Buonaiuto, uno dei volti più noti della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove opera da 27 anni 15 dei quali accanto al fondatore don Oreste Benzi. Presso l’Associazione ha costituito ed è animatore generale del Servizio AntiSette.

Buonaiuto, 48 anni, livornese, è esorcista della diocesi di Fabriano-Matelica e docente del corso internazionale di insegnamento per esorcisti presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum  di Roma. Il suo bersaglio è lo sketch di Virginia Raffaele durante il Festival di Sanremo: “Ha ridicolizzato le persone che soffrono a causa del demonio o, ancor più grave inneggiato il nome di Satana in prima serata su Rai Uno. Virginia chiarisca quella che apparirebbe una gag spiritosa ma poi stonata perché sembra non tenere conto della sensibilità di tante persone che soffrono a causa della presenza del maligno”.

Fra chi ha condiviso su Facebook questa presa di posizione c’è anche il ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha aggiunto: “Non sottovalutiamo il problema delle sette sataniche con tutti i problemi connessi” scrive il vicepremier, “ascoltiamo con attenzione gli esperti che ci aiutano a combattere il fenomeno”.

Virginia Raffaele durante il Festival aveva reinterpretato “Mamma” di Beniamino Gigli come fosse riprodotta da un vecchio giradischi, con salti e grattaggi della puntina. Citando ironicamente datate polemiche sui messaggi satanici che sarebbero celati nei dischi –  dai Beatles ai Rolling Stones passando per i Led Zeppelin, perché no in quelli di Beniamino Gigli? –  la Raffaele ha esclamato per cinque volte la parola “Satana”.

Lo sketch di Virginia Raffaele:

 

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