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San Mauro Pascoli: l’azienda va bene. Bonus di 1.100 euro in busta paga per i dipendenti

Un premio di produzione medio di 1.100 euro per ogni dipendente. Questa la graditissima sorpresa che gli 80 lavoratori di Grey Mer, azienda di San Mauro Pascoli specializzata nel settore delle calzature, delle borse e degli accessori di lusso, hanno trovato in busta paga. In un anno, il 2020, caratterizzato della pandemia e dalla crisi profonda che ha messo in ginocchio l’intera filiera del calzaturiero in Italia e all’estero, un’impresa virtuosa reagisce alle nuove sfide registrando numeri in costante crescita e valorizzando l’opera dei propri collaboratori attraverso incentivi economici e una flessibilità contrattuale pensata per andare incontro alle esigenze delle famiglie di San Mauro e del territorio.

È questo il frutto di un piano di riorganizzazione aziendale compiuta in questi anni e dell’accordo aziendale sottoscritto nel dicembre del 2019 grazie all’assistenza dello Studio Piscaglia, attivo nel campo della consulenza del lavoro, già promotore del progetto del ‘Distretto della felicità’ all’interno del distretto calzaturiero di San Mauro e del Basso Rubicone, il quale ha centrato con successo l’obiettivo di generare nuove condizioni di attrattività per conciliare i tempi di vita e di lavoro. Una formula vincente, che ha ispirato le nuove modalità operative e gestionali introdotte, dopo un confronto con le organizzazioni sindacali, in Grey Mer. Un’operazione che, a distanza di un anno, può dirsi conclusa con successo. 

L’azienda di San Mauro è stata fondata nel 1980 da Luciano Alessandri e oggi vede alla guida la figlia Perla, in qualità di amministratore delegato. “Da anni – spiega quest’ultima – siamo presenti sul mercato del luxury con i nostri brand e con produzione per conto terzi, incluse alcune collaborazioni con colossi mondiali della moda. Quest’ultimo fattore unitamente al processo organizzativo messo in atto negli ultimi anni ci ha permesso da una parte di differenziare notevolmente il nostro portafoglio clienti e dall’altra di ottenere il monitoraggio e la gestione degli eventi in tempo reale per resistere all’impatto devastante legato all’emergenza Covid. Naturalmente anche noi abbiamo usufruito, come altri, degli ammortizzatori messi in campo dal Governo, per equilibrare la capacità produttiva esistente alle esigenze del portafoglio chiaramente meno capiente rispetto agli esercizi precedenti. Ad ogni modo, a proposito di gestione, voglio sottolineare che la società ha lavorato negli anni e specialmente nell’ultimo recente periodo spostando l’attenzione sull’organizzazione, formazione, innovazione di processo e controllo della gestione dotandosi di risorse e strumenti moderni perché cosciente che una buona organizzazione capace e attenta risulta politica necessaria e fisiologica per l’ottenimento dei risultati programmati e/o del mantenimento degli equilibri economici e patrimoniali nei momenti eventuali di turbative che siano esse di natura sanitarie, politiche o di prodotti/consumo, come poi verificatosi con la pandemia. Tutto ciò ci ha permesso, dunque, di ottimizzare i processi e di limitare le dispersioni di energie e risorse, tanto che alla fine è stato possibile chiudere il 2020 con un incremento dell’indice di profitto pari circa al 20 per cento. Un risultato straordinario, conseguito in una fase di crisi globale e di stagnazione del segmento calzature”. 

Tutto ciò è stato però accompagnato da una nuova modalità di intendere il lavoro con i propri dipendenti. “L’accordo sottoscritto nel 2019 – spiega Luca Piscaglia, titolare dell’omonimo Studio – era imperniato sul concetto di flessibilità e su un coinvolgimento più diretto del personale nelle dinamiche aziendali. Sono stati rimodulati gli orari lavorativi per permettere ai lavoratori di meglio conciliare i tempi di lavoro con le necessità delle famiglie, specialmente quelle con figli, che hanno potuto godere anche di congedi e permessi speciali. Quindi vari tipi di interventi finalizzati a garantire la felicità del dipendente e la sua crescita nel contesto aziendale. Tra i punti focali vi è stata poi l’introduzione di un premio di risultato mediamente attestatosi sui 1.100 euro, connesso al raggiungimento di determinati standard qualitativi del prodotto e quindi alla riduzione dei ‘resi’”. Ma non finisce qui. “Un’ulteriore premialità pari al 10% del bonus è stata destinata ad uno speciale fondo solidaristico che servirà a sostenere i lavoratori in eventuali situazioni di crisi o a fronteggiare problematiche di tipo economico – aggiunge Perla Alessandri –. Tale fondo solidaristico viene gestito direttamente dai lavoratori che avranno il compito di decidere a quale situazione di crisi familiare destinare questi fondi: malattie, interventi, sostegno agli studi e altro. Quest’anno sono stati accantonati già oltre 8.500 euro che verranno portati nel nuovo anno, perché fortunatamente quest’anno non ci sono state situazioni di bisogno di nessuno dei nostri collaboratori. Abbiamo inoltre dato al personale la possibilità di convertire il premio in denaro in servizi legati al mondo del welfare (bambini, studenti, servizi sanitari, assistenza degli anziani) beneficiando di una ulteriore maggiorazione del 20 per cento. Ad oggi il 30 per cento della nostra forza lavoro ha usufruito di questa possibilità. Un traguardo senza dubbio positivo, che dimostra come politiche del lavoro imperniate sul tema del welfare, della sussidiarietà e della flessibilità organizzativa possano fungere da volano anche in una fase di decrescita mondiale, dando nuovo stimolo e slancio al made in Italy”.

 

Grey Mer. Grey Mer è il marchio italiano di calzature, borse e accessori che si è affermato nel mondo per la sua capacità di interpretare i desideri di ogni donna creando “oggetti” di raffinata artigianalità dal sapore “new chic”. Forme misurate e materiali morbidi sono l’elemento chiave nelle collezioni Grey Mer. Grey Mer inizia la produzione di calzature a San Mauro Pascoli nel 1980, fondata da Luciano Alessandri che successivamente passerà la direzione alla figlia Perla. Il marchio distinguendosi per la sua identità stilistica, qualità produttiva e attenzione al mercato, si sviluppa verso la fine degli anni ’90 affermandosi progressivamente con un’offerta di qualità e di stile. Attraverso una politica di comunicazione incisiva ed il supporto della rete commerciale, penetra il mercato nazionale ed internazionale con il proprio know how e le proprie competenze, stilistiche, industriali, commerciali ed organizzative. Negli ultimi anni l’azienda ha portato avanti un piano di riposizionamento del brand che, oltre all’ innalzamento qualitativo del prodotto, ha selezionato la distribuzione, rivolgendosi a circa 150 punti vendita in Italia specializzati in calzature, ma anche in abbigliamento/total-look e ad oltre 200 negozi all’estero, dove è presente attraverso department store e boutique multimarca. L’espansione internazionale soprattutto nei mercati emergenti e la crescita del mercato italiano, hanno portato ad un ampliamento della produzione, grazie anche alla linea Maggie Gi by Grey Mer, collezione giovane e dinamica, che affianca la linea ammiraglia.

 

Studio Piscaglia. Da oltre 60 anni opera nel settore della consulenza del lavoro evolvendo la sua assistenza ai tempi. Nel mondo dell’industria 4.0, della lean, del welfare, della contrattazione aziendale, il consulente del lavoro deve andare oltre all’amministrazione del personale. Lo Studio gestisce con i più sofisticati programmi tutte le elaborazioni dei cedolini, dei costi del personale previsionali personalizzati, diamo assistenza contrattuale e tutta l’archiviazione documentale è in cloud con i più sofisticati programmi di sicurezza. Segue aziende locali, nazionali ed internazionali dalle più piccole alle più grandi, con migliaia di lavoratori. Lavora a fianco delle aziende per la creazione di un ambiente lavorativo che faciliti l’integrazione dell’innovazione tecnologica, all’innovazione organizzativa, sostenendo una diversa visione del lavoro con nuovi ruoli, nuove forme di partecipazione dei lavoratori ai processi e nuove forme retributive. Lavora su progetti di conciliazione del lavoro con i tempi della vita e della famiglia, cercando di migliorare il sentire delle persone e coinvolgendo tutti gli stakeholder, dalla pubblica amministrazione, alle aziende e ai lavoratori. Tutti progetti e impegni che partono dalla passione per il lavoro e dalla felicità di essere parte di questo grande cambiamento.

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