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San Marino primo paese il Europa con rete mobile 5G

La Repubblica San Marino sarà il primo stato d’Europa, e uno dei primi al mondo, ad avere la rete mobile per cellulari 5G. Ieri il governo del Titano ha firmato il Memorandum of Understandingc con Tim, in base al quale l’operatore telefonico già quest’anno Tim procederà all’aggiornamento al 4.5G dei siti mobili della propria rete nella Repubblica. Saranno così già introdotte alcune caratteristiche del 5G, quali antenne evolute, Carrier Aggregation, modulazioni di ordine superiore ed architettura Cloud. Arriveranno inoltre le `small cell´, antenne di piccole dimensioni e bassa potenza con limitato impatto ambientale. Complessivamente il piano tecnologico prevede il raddoppio dei siti mobili esistenti e l’installazione di alcune decine di `small cell´, collegate in fibra ottica e dislocate sull’intero territorio sammarinese.

L’avvio commerciale del 5G a San Marino dovrebbe prendere il via prima della fine del 2018. L’operatore fornirà connettività mobile con velocità fino a 20 Gigabit e latenza di soli 4 millisecondi. La rete 5G sarà utile per svariati servizi, come la sicurezza pubblica, la gestione della flotta dei mezzi pubblici, la telesorveglianza in ampie zone del territorio, soluzioni innovative di realtà virtuale in nel settore del turismo, nuovi servizi per sviluppare l’industria manifatturiera 4.0.

Le sperimentazioni in un Paese piccolo come San Marino permetteranno a Tim e agli altri operatori di testare a fondo le reti in 5G, per capire limiti e criticità prima del lancio commerciale nel resto del mondo. Per quanto riguarda l’Italia, la prima città coperta dal segnale 5G dovrebbe essere Torino, ma l’inizio del reale utilizzo di questa tecnologia è fissato solo per il 2020.

«La firma di questo accordo dimostra la capacità di TIM di essere leader nei processi di innovazione – ha detto Giovanni Ferigo, Direttore Technology di TIM -. Siamo tra i primi al mondo ad investire nello sviluppo di nuove reti a banda ultralarga: dentro c’è il futuro, le connessioni veloci e lo sviluppo delle città. Quando parliamo di big data, di digital identity e di Internet of Things siamo consapevoli che alla base di tutto questo c’è sempre la qualità e la velocità delle reti».

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