Il Ristorante Mediterraneo, in compagnia di Inchiostro Storytelling offre una serata particolare, il 20 gennaio prossimo.
Uno spettacolo in cui due attori interpreteranno in chiave teatrale brillante un vero e proprio giallo scritto appositamente per la serata, sarà compito degli ospiti individuare assassino e movente. Il tutto in stile greco, dalla storia al menù, con degustazione dei miglior piatti greci, dagli antipasti ai dolci.
Polpettine di Zucchine e Menta “Kolokythokeftedes”;
sformatini di pasta fillo “Spanakopita”;
riso e manzo in foglie di verza “Dolmades”;
caponatina greco siciliana;
fagioli del Papa in salsa “Ghigandes”;
la regina della Grecia, ”La Mussakà”;
spiedino di tacchino speziato “Gyros Souvlaki”;
Horiatiki “La tipica insalata greca” con la feta e olive Kalamalata;
pane e pita ai grani antichi;
salsa Tzatziki con yogurt greco, cetrioli e aneto;
bis di dolci;
La Baklava;
Il Biscottino Kurabiedes.
Acqua, infuso greco coperto inclusi, 28 euro.
Prenotazione:
0549 943 613
+39 339 307 3873
Whatsapp:
https://wa.me/message/TCOPJ6INQORYJ1
Ristorante Mediterraneo, in via Tre Settembre, 11, a Dogana di San Marino, ra la TitanCoop e Datatrade.
La storia di alcuni piatti del menù
I Dolmades, “La magia dei Dolma”, sapore antico greco Nel Patrimonio Culturale dell’umanità sono state inserite anche tradizioni gastronomiche: la dieta mediterranea, ad esempio, o l’arte dei pizzaioli napoletani e delle prelibatezze della Grecia tra cui il Dolma. Questo cibo, conosciuto anche come Dolmades o Dolmadakia, è in realtà tipico di tutta la cucina levantina e delle aree che erano comprese nell’ex Impero Ottomano: Medio Oriente, Balcani, Iran, Asia Centrale e persino Africa del Nord. La parola viene dal turco e signifca “ripieno”, rappresenta l’usanza di consumare cibi avvolti in foglie di vite, già di uso comune presso gli antichi Greci. Secondo una leggenda i Dolmades nascono durante l’assedio di Tebe da parte di Alessandro il Macedone nel 338 a.C., quando gli abitanti presero a dividere il cibo in piccoli bocconi avvolgendoli in una foglia di vite, per avere la sensazione di mangiare in abbondanza e sentirsi sazi. La nascita della ricetta si perde in realtà nella notte dei tempi e questo cibo viene addirittura menzionato nell’Antigone di Sofocle del 442 a.C.
Moussaka, la regina della Grecia.
E’ un piatto ricco di gusto da non perdere in Grecia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Che la Moussaka greca abbia origini incerte e che la pietanza abbia forti legami con la cucina mediorientale è un dato di fatto. La prima ricetta originale di Moussaka riconducibile a quella greca appare in un libro arabo del XIII secolo. Infatti il nome stesso rimanda all’arabo, da mussaqqa’ah letteralmente ”raffreddata”. I primi cambiamenti arrivarono durante il periodo ottomano, dove agli ingredienti originali della Moussaka (melanzane e pomodori) si aggiunse la carne di manzo. Fu solo nel 1920 che un cuoco nato a Costantinopoli volle rivoluzionare la cucina greca, aggiungendo agli ingredienti della Moussaka anche la besciamella (un ingrediente francese) nella speranza di darle un tocco europeo. Nacque così la ricetta originale della Moussaka greca che tutt’oggi viene tramandata.
Souvlaki story.
Il termine souvlaki indica comunemente il tipo di presentazione e di cottura, da “souvla” che in greco signifca “spiedo”, ma nella zona di Atene si usa il termine “kalamaki” per indicare i souvlaki di carne. I souvlaki sono un piatto antichissimo, probabilmente risalente al 1700 a.C., infatti alcuni scavi effettuati sull’isola di Santorini hanno portato alla luce un rudimentale sistema di barbecue composto da due piastre di pietra, che messe parallelamente e appoggiate sopra il fuoco facevano da base per gli spiedini. Ricette simili a quelle dei souvlaki sono, inoltre, nominate anche nelle opere di Omero, di Aristotele e di altri classici greci. Il souvlaki è uno dei cibi migliori tipici dello “street food” della Grecia oggi si trova anche nelle migliori taverne, con carne di pollo, maiale o agnello, qui lo trovate con gustosa carne di tacchino. Al Mediterraneo lo proponiamo come pita Souvlaki, dopo una speciale marinatura di una notte della carne serviamo lo spiedino grigliato con una fresca insalata di pomodori, cipolle rosse, cetrioli, salsa tzatziki, una pita fatta da noi ai grani antichi di San Marino pronta per essere farcita.
Pita e sue origini
Più di quattromila anni fa in Mesopotamia si preparava un impasto che si modellava come un disco basso e schiacciato, con poca mollica e una tasca interna per ricche farciture. Più tardi questa ricetta si trasferì in Grecia con il nome di pita, o come si direbbe in lingua greca tradizionale pitta. Da qui si difuse nel resto del mediterraneo. La pita è usata non solo da greci e turchi, ma è anche una degli ingredienti principale della tradizione gastronomica araba ed ebraica. Infatti c’è chi lo chiama “pane arabo” e costituisce uno degli ingredienti principali della cucina giudaica, libanese e siriana. In medio oriente viene utilizzato principalmente per accompagnare l’humus e le altre salse, ma in generale la si utilizza per essere farcita con la shawarma, ovvero la tipica preparazione di carne sflacciata che in Turchia prende il nome di doner kebabi, in Gracia Gyros, e condita con salse yogurt e piccanti. I greci la condiscono anche con la salsa tzatziki, ottenuta con yogurt greco, cetrioli, aglio, limone, sale, olio e menta. La pita chiamata anche pane arabo è un antenato della pizze e della piadina. Qui al Mediterraneo per noi la pita è molto importante, la facciamo con la farina di grani antichi di San Marino la troverete a tavola per pranzo, cena, con i souvlaky con il kebab, ed è una chicca del nostro aperitivo servita con delle mervigliose salse trazionali dei popoli del Mediterraneo (Hummus, Tzatiziki, Babaganoush, Ajvar, Harissa).
Tzatiziki
La salsa tzatziki (τζατζίκι) è uno dei piatti più famosi della cucina greca. In qualsiasi località ellenica vi verrà servita con gli antipasti, in accompagnamento a piatti di carne e pesce. Una ricetta nata tra i pastori, senza dubbio, dato che l’ingrediente principale è lo yogurt, greco. La leggenda dice che sia una ricetta nata tra gli antichi greci, che per rinfrescarsi durante le calde giornate usavano mescolare in un vaso lo yogurt con aglio, pane e acqua. Ne usciva una salsa con proprietà sazianti e rinfrescanti. Alte fonti invece indicano le origini in India, dove esiste un piatto, la Raita, con le stesse caratteristiche di questa salsa. Si sarebbe poi diffuso nei Balcani, in Grecia, attraverso i Moghul o i commercianti arabi. Molto diffusa anche nella cucina macedone, bulgara e armena. Ogni volta che assaporiamo la Tzatziki appena fatta qui al Mediterraneo ci viene in mente il meraviglioso film Mediterraneo di Salvatores, con un indimenticabile Diego Abatantuono come protagonista. Dove nell’isoletta Megisti si respira l’aria calda e ventilata della Grecia, la semplicità della vita, il tempo che passa lento ma inesorabile, il sole, il rumore delle cicale, la freschezza salata del mare, ed lì che viaggiamo con la mente assaporando la Tzatziki. Al Mediterraneo un viaggio non solo culinario… un viaggio nella cultura dei popoli… un viaggio alla riscoperta dei sapori…