Il caos targhe straniere non arriva a una soluzione e a San Marino regna lo “sconcerto”. Nei giorni scorsi Marco Podeschi, Segretario di Stato per la Cultura e Sport del Titano, ha esternato tutta la preoccupazione e frustrazione del Governo di San Marino. ” nonostante le tante assicurazioni dei politici italiani, a iniziare di quelle dello stesso governo di Roma” la situazione rimane di totale stallo. Podeschi va oltre alla protesta e minaccia di “ripensare i tanti progetti di collaborazione con l’Italia e innanzi tutto con il territorio riminese nello sport e nel turismo”. Tante le iniziative in comune come ad esempio il giro d’Italia oppure la MotoGp.
Oggi interviene il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
“Il decreto sicurezza affronta un tema che oggettivamente esiste, e non solo in provincia di Rimini, dice Andrea Gnassi. Questo nessuno lo mette in dubbio e dunque è corretto che il legislatore trovi soluzione. Ma detto questo se esiste- ed esiste- un tema di auto straniere che girano in Italia creando tutta una serie di problemi sollevati ogni giorno anche dagli enti locali, va detto – rimarca il Sindaco – che San Marino ha una specificità territoriale tale che non si può far finta che non esista.
San Marino è parte integrante del territorio italiano e riminese in particolare: ci sono – ricorda Gnassi – migliaia di frontalieri, interscambi continui, una continuità territoriale evidente, una storia comune. Ci sono quindi progetti di collaborazione e di sinergia, soprattutto sul fronte della mobilità e della promozione turistica, che convengono tutti ad affermare la specificità di San Marino.
Formalmente è un paese extracomunitario ma nella sostanza dei fatti è parte integrante del nostro territorio e della comunità. Io credo – prosegue Gnassi – che alla luce di questo, l’oggettività e il buonsenso debbano portare il Governo e il parlamento a riconoscere rapidamente questa peculiarità quotidiana.
La situazione attuale penalizza le imprese, i lavoratori, il tessuto socioeconomico, considerando San Marino alla stregua di un Paese di un altro continente. Francamente è paradossale e improprio. Io credo che il Governo possa intervenire in questo senso, e a questo scopo, conclude, faccio appello ai parlamentari locali e della Romagna affinchè sensibilizzino per una soluzione veloce a questo problema. Non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile, viste le evidenti premesse”.
Sin qui il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Rumoroso invece il silenzio del sindaco di Riccione, Renata Tosi, che ha recentemente firmato un accordo di collaborazione con l’ufficio turismo di San Marino