Ieri sera il Consiglio Grande e Generale ha approvato in via definitiva il progetto di legge in materia elettorale che apporta alcune modifiche di carattere tecnico alla Legge Qualificata 31 gennaio 1996 n.6 e successive modifiche.
Il progetto di legge presentato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni, grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Stato Civile, “mira ad una significativa sburocratizzazione e semplificazione delle procedure tecniche degli uffici pubblici in occasione delle tornate elettorali, producendo anche un significativo taglio della spesa pubblica già a partire delle prossime elezioni delle Giunte di Castello”.
In primo luogo, il testo approvato ieri in Consiglio Grande e Generale con procedura d’urgenza grazie anche alla disponibilità delle forze di opposizione, diminuisce e razionalizza il numero delle sezioni elettorali (seggi), attribuendo ad ognuna di esse un maggior numero di elettori per seggio. Si passa dunque ad una soglia minima di 400 elettori invece che 150, mentre la soglia massima passa da 700 elettori a 900. Per quello che riguarda le sezioni riservate agli esteri, si passa da un massimo di 1400 a 2500 elettori, mentre la soglia minima diventa di 800 elettori invece che 300. Con l’approvazione della legge scompare inoltre dalle liste elettorali l’indicazione dello “stato civile” di ogni singolo elettore, dato irrilevante e sensibile, seguendo i più aggiornati dettami delle normative sulla “privacy”.
Per eliminare ulteriore anacronistica burocrazia, a partire da gennaio 2021 verrà eliminata la firma che il Capo dell’Ufficio Elettorale doveva apporre su ogni singolo foglio delle liste elettorali (parliamo di circa 6000 firme): si tratta di una formalità prevista dalla legge elettorale originaria del 1958, quando ancora non c’era il suffragio universale, e mai modificata. Scomparirà anche la timbratura a secco delle schede di votazione, con un notevole risparmio di tempo e di ore di lavoro, senza per questo intaccare gli aspetti di autenticità e legalità delle procedure. Con l’articolo 4 della legge la spedizione dei certificati elettorali, anziché tramite la raccomandata con ricevuta di ritorno, avverrà per posta ordinaria all’interno del territorio, e con raccomandata semplice all’esterno. Questo intervento comporterà da un lato un importante risparmio economico e dall’altro un notevole alleggerimento delle procedure di lavoro dell’Ufficio Stato Civile, che non dovrà più gestire il ritorno dei certificati spediti e non ritirati dagli elettori. Ovviamente ogni elettore potrà, in caso di necessità e con le stesse regole di prima, chiedere all’Ufficio un duplicato del proprio certificato elettorale.
Si è inoltre intervenuti per semplificare le modalità di voto delle fasce più fragili, andando ad aumentare i compiti del seggio speciale che, oltre ad occuparsi della raccolta del voto per i malati intrasportabili, si occuperà anche della raccolta del voto a domicilio presso il Casale la Fiorina e anche presso le altre strutture residenziali destinate agli anziani, pubbliche e private convenzionate con l’ISS.
Il Segretario di Stato agli Affari Interni Elena Tonnini: “L’approvazione di questa legge rappresenta solo un primo ma importante tassello verso una più generale semplificazione dei processi e dei procedimenti nella pubblica amministrazione allargata, che vedrà il governo impegnato nei prossimi mesi anche attraverso la collaborazione dei direttori di dipartimento e dei dirigenti. Un ringraziamento va all’aula per la speditezza con cui si è raggiunta l’approvazione delle modifiche proposte, frutto anche della fattiva collaborazione della mia Segreteria con il dirigente dell’Ufficio Stato Civile”.