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San Marino: 4 nuovi store per Marlù a Milano, Bologna, Bari e Firenze. Sono 36 in Italia

Vetrine che si illuminano nelle vie dello shopping e nel cuore dei centri storici di quattro grandi città italiane: Milano, Bologna, Bari e Firenze. Aprono quattro nuovi store monomarca Marlù, il marchio del gioiello per tutti creato dalle tre sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri.

Saracinesche che si alzeranno ogni giorno e 20 nuovi posti di lavoro nello staff Marlù. Il marchio delle sorelle Fabbri caratterizza il suo Natale 2020 e l’inizio del prossimo anno nel segno di ripartenza e rilancio, segnale anticiclico e di concreto e duraturo investimento imprenditoriale.

Si comincia oggi, 4 dicembre a Milano. Apertura al pubblico dello store di Via Torino, a pochi passi da Piazza del Duomo. A seguire, il 14 dicembre, apertura a Bologna e Bari, rispettivamente in via Indipendenza e Via Argiro. Mentre a Firenze la data d’inizio attività, nella centralissima Via dei Calzolari, è stata fissata subito dopo l’Epifania: l’8 gennaio. Con le nuove aperture gli store monomarca Marlù salgono a 36 in 12 regioni: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, San Marino, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto. A loro si aggiungono oltre 1.000 punti vendita su tutto il territorio italiano.

Da marzo a oggi viviamo come ogni persona grandi difficoltà. La pandemia ha radicalmente mutato le relazioni tra persone, la vita quotidiano e tutto questo è entrato anche nel mondo delle imprese. Ma nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare un concerto segnale di fiducia nella ripresa e investire nelle quattro nuove aperture– spiega Marta Fabbri, responsabile marketing e comunicazione Marlù – noi siamo una realtà creata da tre sorelle e come tutte le donne siamo abituate a confrontarci in modo immediato con i problemi. Durante il lock down abbiamo subito adottato, e mantenuto anche in questi mesi, forme di lavoro da remoto, ci siamo messe in rete con nostra aziende partner e abbiamo fatto partire una produzione di presidi per la prevenzione sanitaria da dispenser a gel igienizzanti con marchio TimeToBeCareful, rimettendo in modo già da aprile le imprese”.

Io e le mie sorelle abbiamo cercato di vedere all’interno di una crisi drammatica, quelle che possono essere anche le opportunità per ridurre l’impatto economico della pandemia. Porre già oggi le basi per una reale ripresa a partire dal prossimo anno– continua Marta Fabbri –per questo, abbiamo deciso di aprire nuovi negozi questo dicembre. Quelli di Milano, Bologna e Firenze sono di nostra proprietà e quello di Bari invece apre grazie alla fiducia di un imprenditore di quella città, che ha creduto nella nostra progetto di sviluppo. La ripartenza, infatti, non sarà una sorta di moviola che ci riporta indietro nel tempo. Ci troveremo in un sistema imprenditoriale e produttivo profondamente mutato, con cui dovremo essere pronti a confrontarci”.

 

Marlù e gli store di “prossimità” 

Un’altra novità importante arriva poi dal nuovo modello di e-commerce, Diversamente Vicini, adottato da Marlù. Per sostenere tutti i negozi gli store monomarca, grazie a semplici numeri WhatsApp, ogni cliente può prenotare ogni gioiello on line dal suo negoziante di fiducia. Al netto delle limitazioni di questi mesi per orari, spostamenti, aperture e quelli che potremo trovarci ancora di fronte, l’obiettivo è mantenere vivo e costante il rapporto cliente negozio di prossimità. Si scelgono i gioielli da vetrine e cataloghi, li si ritira in negozio senza code o assembramenti o si chiede di riceverli direttamente a casa. Sempre in questo modo è possibile spedire in tutta Italia regali per parenti e amici, che a Natale non potremo raggiungere direttamente. Un modo per garantire a tutti i franchising Marlù entrate corrispondenti alle vendite tradizionali.

La rete è essenziale per la nostra azienda. La nostra comunicazione passa prima di tutto per i social media da Instagram, Facebook, Tik Tok e YouTube, abbiamo creato una comunità che raccoglie Millenial, GenZ e Baby Boomer. Il nostro e-commerce in questi mesi è cresciuto in tripla cifra. Ma crediamo che il web sia solo uno strumento. Deve servire a creare, poi, incontro reale con gli altri – continua Marta Fabbri – a nostro avviso per moda e gioielli, anche quelli Pop, per tutti, come i nostri, l’esperienza del negozio, con una persona che ti consiglia, la possibilità di indossare un bracciale sia e rimanga fondamentale. Oggi viviamo i doverosi limiti imposti dall’esigenze, ma dall’autunno del prossimo anno dovremmo finalmente lasciarci alle spalle questi problemi e tornare dai nostri negozianti di fiducia. Loro sono e rimarranno un anello essenziale della nostra filiera d’azienda”.

Marlù Company profile   

Marlù marchio leader della gioielleria prêt-à-porter italiana per lei e per lui, nasce sul Monte Titano nel 2001 dall’intraprendenza creativa e dal sodalizio delle sorelle Fabbri: Marta, la comunicatrice, Monica, la donna marketing e Morena, la creativa. 

Parallelamente ai loro impegni familiari di madri (da qui la loro policy aziendale all’insegna della parità di genere), nel 2001 hanno il coraggio e l’intuizione di fondare un marchio (acronimo di figlio e figlia di Morena), in un momento in cui il mondo sta entrando in un periodo economicamente incerto e difficile. Proprio questa crisi le convince che la logica del gioiello è mutata: non più status symbol prezioso per i materiali, ma emblema di valori affettivi. “Avevamo captato – dice Morena – l’ennesima svolta di costume: l’uomo che indossava bracciali, anelli e collane”. La grande attenzione di Marlù per i media e le nuove forme di comunicazione la portano a curare collaborazioni importanti con L’università di Design di San Marino e l’Ateneo di Bologna. Marlù ha oggi 50 dipendenti e 30 collaboratori: ma più delle metà sono donne. Contratti e welfare aziendale consentono la maternità senza problema e gli orari di lavoro sono sempre costruiti in base alle esigenze di una donna/madre. La parità salariale è completa. Stessa mansione, stessa retribuzione, stesse opportunità di crescita e carriera. Dall’apertura del primo store monomarca avvenuta a Riccione nel 2014 il loro numero è salito fino ai 36 del 2020.

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