La Segreteria di Rimini della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi propone sabato pomeriggio presso la Sala del Consiglio comunale di San Giovanni, una conversazione a più voci in preparazione al II Forum Europeo della rete ZADIG (Zero Abijection Democracy International Group), che si svolgerà il 24 febbraio a Roma, con il titolo: “Lo straniero. Inquietudine soggettiva e disagio sociale nel fenomeno dell’immigrazione in Europa”.
All’incontro si alterneranno tre relatori:
Rosamaria Salvatore, (presidente corso di studi in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo e della Laurea Magistrale Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale, dell’Università di Padova), che articolerà il suo intervento alla luce del film ”L’ordine delle cose” e concentrerà la sua riflessione sulla parola STRANIERO.
Adriana Isabel Capelli, (psicoanalista), di origine Argentina, ma da diversi anni in Italia, porterà una sua testimonianza dal titolo “Lo straniero che è in me”.
Gian Maria Valloni, operatore di un centro di accoglienza straordinario, oltre a parlare della sua esperienza diretta sul campo, ci condurrà per mano nella legislazione vigente, per farci cogliere gli aspetti tecnici e giuridici che regolano le condizione della presenza dei migranti in Italia.
I referenti della segreteria di Rimini della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Omar Battisti, Pierangela Pari e Adelia Natali affermano: “Lo straniero è ormai diventato oggetto di passioni radicalmente opposte: chi sostiene l’accoglienza incondizionata di tutti da una parte e chi oppone un massiccio rifiuto dall’altra. Questo opposizione rende lo straniero e l’immigrazione un problema, mentre si tratta di un fenomeno da indagare. Freud ricordava che il soggetto non è padrone dei propri atti, l’io non è padrone a casa propria. Affermazione che a nostro avviso permette di dare tutta la sua portata all’incontro con lo straniero come occasione che scombussola e porta ciascuno a fare i conti con quello che nel proprio intimo non risponde alla propria volontà. Si tratta anche di dare rilievo ad una questione di umanità. Il modo in cui ciò che è estraneo ha posto nelle relazioni sociali è anche sintomo del posto che viene riconosciuto e assegnato a ciò che non funziona e non rientra negli schemi. Si può credere che la storia sia già scritta, che il destino sia immutabile, ma i casi estranei della vita possono aprire ad una nuova occasione e far riscoprire una radice della parola crisi: opportunità”.
“La Psicoanalisi – sottolinea l’Assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali, Michela Bertuccioli – ci accompagnerà nella riflessione e messa la lavoro rispetto ad un tema di estrema attualità che merita di essere approfondito e conosciuto anche attraverso l’implicazione personale di ognuno di noi. Ringraziamo la Segreteria di Rimini della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi per questa preziosa opportunità ed invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare”.