La bocca è ovunque. Le dita sfiorano le labbra, toccano la lingua, i denti non stringono. L’obiettivo si allarga, abbraccia un corpo, più corpi. I corpi e le bocche delle assaggiatrici.
“La capacità di adattamento è la maggiore risorsa degli esseri umani, ma più mi adattavo e meno mi sentivo umana”: Benedetta Tobagi sostiene che sia questa “la frase chiave de #LeAssaggiatrici, il filo di ragno che ti resta addosso e rende tanto perturbante (e avvincente) la lettura del nuovo romanzo di Rosella Postorino”. Ma i sensi sono tanti: “non c’è nulla di divino nel dare la vita, nel toglierla, è una faccenda umana”. Si legge altrove.
Rosella Postorino è cresciuta a San Lorenzo al Mare (IM) e vive a Roma. Ha esordito con il racconto “In una capsula”, ha poi pubblicato alcuni racconti e un saggio di critica letteraria, “Malati di intelligenza”. Il suo primo romanzo, “La stanza di sopra”, è entrato nella rosa dei tredici finalisti del Premio Strega e ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Premio Città di Santa Marinella. Collabora con le pagine romane del quotidiano «la Repubblica» e scrive su «Rolling Stone». Ha pubblicato inoltre “L’estate che perdemmo Dio” e “Il corpo docile”, “Il mare in salita” e “Le assaggiatrici”.
Donatella Di Pietrantonio di questo libro scrive: «La voce dell’assaggiatrice cattura il lettore e non lo libera mai, per quanto è vera, tesa, penetrante.»
A chiudere il cerchio dei nostri “Itinerari letterari”, un libro di cui quest’anno sentirete parlare spesso, un libro che, in modo trasversale, si confronta con la Storia, quella con la S maiuscola: però, come sempre in letteratura lo fa attraverso una storia unica e irripetibile eppure universale. Già uscito con ottime recensioni tra cui quella di Michela Murgia, nonché quella di Benedetta Tobagi. il terzo romanzo di Rosella Postorino, racconta la vita di una delle donne che, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, assaggiavano i cibi che Hitler avrebbe dovuto mangiare: è così che «nell’ambiente chiuso di quella mensa forzata, sotto lo sguardo vigile dei loro carcerieri, fra le dieci giovani donne si allacciano, con lo scorrere dei mesi, alleanze, patti segreti e amicizie». Un libro profondo, da scoprire. Possibilmente domenica 25, a Itinerari Letterari, a San Giovanni in Marignano, presso la Biblioteca Sgm Comunale, alle 16.30 direttamente dalla voce dell’autrice per l’ultimo appuntamento della rassegna.