Lo scorso venerdi sera trecento persone si sono incontrate per la consueta Festa di Carnevale che il Gruppo dell’Associazione Davide Pacassoni ha organizzato presso il Ristorante Rondo’ di San Giovanni In Marignano. Cena e balli con la Sartori Band hanno allietato una serata di inclusione sociale, vedendo insieme i ragazzi diversamente abili con le loro famiglie, i volontari, tanti cittadini marignanesi e l’Amministrazione Comunale nelle persone del Sindaco Daniele Morelli e del Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali Michela Bertuccioli.
Presenti anche altre realtà operanti nel Sociale, come la Cooperativa 134, e diversi insegnanti dell’Istituto Comprensivo di San Giovanni in Marignano con i propri alunni.
“Questa Festa – sottolinea Anna Pedoni, Referente dell’Associazione Pacassoni – è un appuntamento imperdibile per noi. Ci teniamo a precisare che non si tratta di un’iniziativa di beneficienza; piuttosto di un momento di vita insieme, di accoglienza, condivisone e divertimento, che ci regaliamo come comunità. Per questo ringraziamo i numerosi volontari che sono al fianco dei ragazzi con bisogni speciali e delle loro famiglie, ma anche i cittadini e l’Amministrazione Comunale, che sono vicini ai nostri valori e ce lo dimostrano in occasioni come questa”.
Per l’Amministrazione un’unica voce da Sindaco Morelli e Vicesindaco Bertuccioli: “Grazie all’Associazione Pacassoni a San Giovanni vive un vero e puro esempio di inclusione sociale. Proviamo riconoscimento ed orgoglio per una realtà no profit che negli ultimi 25 anni ha operato con dignità e professionalità, dimostrando una forte tenuta fatta di passione per i più deboli e per il legame sociale. Un legame che ci vede vicini in sempre più numerosi progetti. Al basket per diversamente abili, negli ultimi 3 anni abbiamo affiancato, grazie a progetti sostenuti dall’Amministrazione, il Teatro delle Diversabilità ed IntegrArte (laboratori espressivi inclusivi). Inoltre, L’Associazione Pacassoni è al nostro fianco nel Tavolo Socio-Sanitario Distrettuale che tratta la Domiciliairità, per affrontare insieme l’obiettivo del Dopo di Noi, ed essere vicini alle esigenze primarie di disabili adulti che non possono più avere il sostegno delle loro famiglie d’origine. Insieme saremo sempre un punto di forza laddove c’è fragilità”.
