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San Giovanni in Marignano: domani presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del settore tessile

Proclamato lo stato di agitazione nel settore Tessile e Abbigliamento a causa della situazione di stallo in cui versa la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, sia sulla parte normativa che su quella economica. Dopo quasi un anno e mezzo dalla scadenza del contratto nazionale di lavoro – scrivono  in una nota Francesca Lilla Parco della Filctem Cgil Rimini, Cristian Fabbri del sindacato Femca Cisl Romagna e Paolo Foschi della Uiltec Uil Rimini – con una pandemia che ha fortemente messo in crisi tanti lavoratori e le loro famiglie, riteniamo che la ripresa del settore passi anche attraverso il rinnovo di questo importante contratto, che può sicuramente favorire la ripresa sostenendo l’intero sistema della moda con le sue filiere. Non possiamo accettare che i lavoratori del Tessile Abbigliamento siano considerati di serie B, e che siano senza contratto rinnovato da un anno e mezzo. Anche perché lavorano in un settore che resta una colonna portante del Made in Italy e che presenta una bilancia commerciale positiva.

Con il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del settore tessile della provincia di Rimini, che si terrà il 22 giugno ore 10.30 – 12.30 a San Giovanni in Marignano e che si aggiunge nella stessa giornata alle centinaia di presidi in tutta Italia, rivendichiamo – prosegue la nota dei tre esponenti sindacali – la tutela dell’occupazione e delle condizioni economiche e normative, investimenti in riqualificazione del personale, rafforzamento della contrattazione aziendale e aumento salariale certo senza ulteriori verifiche.

Con forza ci opponiamo alla gestione unilaterale degli orari di lavoro, alla modifica dell’istituto della malattia, alle procedure di licenziamento collettivo escludendo le tutele legislative, e alla riduzione del diritto alle ferie.

Riteniamo necessario che le imprese del settore sostengano un patto per la ripartenza proteggendo l’occupazione, perché è necessario un investimento senza precedenti sulle persone, rimettendo al centro il valore del lavoro e dell’impresa, e l’incentivazione della contrattazione collettiva per la salvaguardia e il rilancio dell’occupazione.

Il distretto dell’abbigliamento di San Giovanni in Marignano – prosegue la nota delle organizzazioni sindacali dei lavoratori tessili – è identificato come area di rilevanza nazionale per le specializzazioni produttive e caratterizzato dalla presenza di brand prestigiosi, con produzioni di lusso e alta qualità, intorno alle quali si è costruita una rete di fornitori e terzisti con elevate competenze artigianali. Con il presidio in questo distretto vogliamo sollecitare le imprese qui localizzate a condividere un interesse comune che veda la ripresa passare dalla qualità del lavoro, dal ruolo centrale dell’economia reale, dalle imprese, dalle attività produttive, dalle competenze, in coerenza con il il Patto per il Lavoro e il Clima dell’Emilia Romagna.

È quindi urgente assicurare a tutte le lavoratrici e ai lavoratori – conclude la nota di Francesca Lilla Parco della Filctem Cgil Rimini, Cristian Fabbri del sindacato Femca Cisl Romagna e Paolo Foschi della Uiltec Uil Rimini – in tempi rapidi, un contratto dignitoso e innovativo”.

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