“L’omaggio che abbiamo voluto, come Amministrazione, riconoscere alla Enio Ottaviani di San Clemente – dichiara il Sindaco, Mirna Cecchini – è il segno della tangibile partecipazione alle dinamiche e agli obiettivi di un’importante attività imprenditoriale del nostro territorio. Realtà il cui valore travalica i meri confini geografici e ne amplifica le sue caratteristiche. San Clemente è da sempre città del vino e in quanto tale ha nel tempo maturato una propria precisa vocazione nel voler valorizzare tutti gli aspetti connessi alla viticoltura; anche attraverso la proposizione di eventi e manifestazioni che nella cultura del vino poggiano le proprie fondamenta. Il mio compito di Sindaca è stato sempre rivolto alla diretta e proficua interlocuzione con gli autorevoli attori ed artefici della comunità locale. E ciò in virtù di una sensibilità declinata sul riscontro dei grandi risultati ottenuti da chi è ‘figlio’ della terra di San Clemente. La passione, l’entusiasmo caratterizzanti il lavoro della Enio Ottaviani sono indiscutibilmente meritevoli del nostro più ampio apprezzamento. L’omaggio consegnato alla Enio Ottaviani – espressione di una famiglia tenace e talentuosa -prende pertanto le mosse dai successi nazionali ed internazionali raggiunti dai vini Dado (Cru di Sangiovese giudicato tra i 50 migliori al mondo) e Strati (Pagadebit DOP, Corona d’Oro del Touring Club Italiano) ai quali auguriamo ulteriori, prestigiosi traguardi”.
Il testo del messaggio contenuto nell’omaggio consegnato dall’Amministrazione di San Clemente alla Enio Ottaviani
“Alla Enio Ottaviani – Vini e Vigneti, che in questi anni ci ha resi orgogliosi del nostro territorio. Per il valore aggiunto che ha saputo costruire, perché il vino è un viatico importante per comprendere un luogo, una cultura, gli usi e costumi di un’intera comunità. Siamo lieti di avervi nelle terre di San Clemente, perché comprendiamo il valore di essere sulle tavole di oltre 30 Paesi nel mondo.
Congratulazioni per il successo dei vini Strati Romagna Pagadebit e Dado Romagna Sangiovese, per essere espressioni liquide e vive del nostro paesaggio romagnolo”.
L’autoctono romagnolo per eccellenza, il Pagadebit, nel gradino più alto del territorio. A proiettarlo nel gradino più alto della Romagna è la Cantina Enio Ottaviani di San Clemente: Strati, il suo Pagadebit in purezza, ha conquistato la Corona, il premio top della guida “Vini buoni d’Italia” del Touring Club.
Un riconoscimento di prestigio da una pubblicazione che rappresenta un unicum nel panorama nazionale, riservata ai soli vitigni autoctoni, dall’Altoadige alla Sicilia. Quei vini i cui grappoli fanno parte della storia e della cultura della terra in cui hanno origine. Come nel caso di Strati, nell’oasi del Conca, un piede in vigna e l’altro proteso verso l’Adriatico, coltivato in un vigneto tra i più antichi della Romagna le cui origini risalgono al 1982.
Impensabile sino a qualche decennio fa in Romagna, un premio di questa portata per un vitigno come il Pagadebit. È la sua storia a dirlo. Per caratteristiche naturali, particolarmente resistente alle avversità climatiche, il Pagadebit entra nella tradizione contadina romagnola come vino ‘salva stagione’. Un vino magari di non grande profilo ma che anche nelle annate peggiori, produceva comunque un prodotto utilizzabile e vendibile, e serviva quindi a pagare i debiti contratti nell’annata precedente.
Ben altra cosa è il Pagadebit di oggi che si rivela particolarmente vocato per caratteristiche e piacevolezza proprio nel Riminese, per quella esposizione alle brezze marine che gli regalano una mineralità e una sapidità spiccata, timbro riconoscibile e unico di un territorio. Tanto di ricevere un riconoscimento di portata nazionale da una guida che valorizza i vitigni autoctoni di tutta la Penisola.