Oggi scade il termine fissato per la trattativa in esclusiva con Credit Agricole-Cariparma per il salvataggio delle Casse di Risparmio di Rimini, San Miniato e Cesena.
Anche se nei giorni scorsi vi sono state importanti novità, la partita non può dirsi pienamente conclusa.
Infatti oggi Crédit Agricole Cariparma verificherà se si sono avverate le condizioni che ha posto per l’acquisizione delle tre banche. Si sta lavorando ancora per chiudere la partita dei crediti deteriorati (NPL).
Rimane ancora aperta la cartolarizzazione della tranche senior e mezzanina .
E’ molto probabile che oggi non vi saranno comunicazioni ufficiali e Credit Agricole attenderà la prossima settimana per decidere se vi sono le condizioni per chiudere la trattaiva.
La parte più delicata da chiudere è il rifinanziamento di Atlante2 per circa 280/300 milioni di euro. Una ipotesi sui cui si sta lavorando è quella di un intervento di alcuni soci storici di Atlante2 che si farebbero carico del finanziamento. Tuttavia le adesioni a questa ipotesi non sono state ancora sottoscritte in modo certo.
Una prima firma potrebbe arrivare il 29 settembre, quando saranno esauriti gli iter previsti dagli istituti che parteciperanno al rifinanziamento di Atlante 2. Poi partirà il percorso per avere il via libera delle autorità europee, così da arrivare al closing entro fine anno.
Lungo questa strada, un’altra data cruciale è quella del 18 settembre, quando al centro congressi di Rimini l’assemblea dei soci di Carim sarà chiamata a esprimersi sull’aumento di capitale per un massimo di 250 milioni di euro. L’iniezione di patrimonio è finalizzata alla cessione della banca al Gruppo Credit Agricole Cariparma, e nei fatti l’aumento di capitale sarà riservato allo Schema volontario del fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), che poi venderà l’istituto a Credit Agricole.
In generale gli esperti del settore che seguono da vicino la trattativa ritengono che vi siano le condizioni per chiudere positivamente.