Tornano a circolare voci che indicano in Cariparma il soggetto che dovrebbe farsi carico del salvataggio di Cassa di Risparmio di Rimini, Cariferrara, e Cassa Risparmio Cesena.
L’ipotesi è quella già circolata nei giorni scorsi: mettere insieme un gruppo unico di banche “contigue” e che venga rilevato da un soggetto industriale ‘forte’. In secondo piano, il supporto dello schema volontario del Fondo Interbancario.
Le fonti finanziarie da cui provengono queste ipotesi sottolineano anche i problemi che hanno portato a individuare in Cariparma il soggetto più idoneo: il mancato interesse di Ubi per Carife, visto che l’istituto lombardo già si sta accollando Banca Marche, Popolare Etruria e CariChieti; l’esigenza del Fondo di tutelare il proprio investimento in CariCesena, dove ha rilevato la maggioranza; infine, evitare che allo stesso fondo debba rivolgersi Carim.