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Saludecio: domenica il Museo ricorda la giornata delle Forze armate

Domenica 4 novembre si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

La ricorrenza nasce dalla data della firma dell’armistizio che poneva fine alle Prima Guerra Mondiale avvenuto nel 1918. Quest’anno l’anniversario si unisce al Centenario delle commemorazioni di questo immane conflitto.

Proprio perché la memoria è un bene prezioso per il futuro, la direzione del Museo di Saludecio e del Beato Amato vuole ricordare le vittime e i sopravvissuti di questa tragedia, esponendo un piccolo oggetto d’uso quotidiano: un bicchiere.

E’ un bicchiere di latta appartenuto ad un soldato italiano di trincea.

La povertà di questo reperto rimanda immediatamente alla vita che conducevano i militari sul fronte carsico: in un attimo tornano alla memoria le poesie di Giuseppe Ungaretti e si viene avvolti da sgomenti pensieri sulla guerra.

La poesia “Fratelli” (che verrà posta accanto al bicchiere di latta) è evocativa di una tragedia comune che non guardava in faccia a nessuno, ma che trattava chiunque allo stesso modo, fosse stato italiano o austro-ungarico.

 

Se c’è qualcosa che può insegnare una guerra, questo è il valore assoluto della pace.

Proprio la pace è una delle qualità che rappresentano Santo Amato Ronconi.

Nella sala del Museo a lui dedicata, sono mostrati alcuni ex voto di soldati dal fronte. Lì si rileggono i nomi di persone che talvolta non sono più tornate alla loro casa.

A ricordo e come ringraziamento verso questi morti, anche a Saludecio è stato eretto un “Monumento ai Caduti”. Quello saludecese realizzato nel 1924, è opera dello scultore riminese Enrico Panzini (1876-1944).

Il Monumento è un simbolo della città e della comunità. Posto in largo Santiago de Compostela, vede la retorica figura del Fante rivolgere il suo impeto verso la porta della città e dietro di lui, come in un senso di libertà e pace, si apre il panorama sul mare.

Un museo conserva ed espone delle “cose”, degli oggetti, delle opere d’arte; esse rappresentano patrimonio materiale; tuttavia il messaggio immateriale che trasmettono appartiene proprio alla missione di un museo, quella di tramandare la memoria.

Il Museo di Saludecio e del Beato Amato consegna attraverso le sue “cose” i valori di Santo Amato Ronconi, la conoscenza, l’accoglienza e la pace e l’esposizione di questo piccolo bicchiere di latta, è un altro modo per cogliere l’attualità del messaggio del Santo di Saludecio, fatto di pace e fratellanza verso chi è diverso è sconosciuto.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Amato_Ronconi

 

Si rammenta che è attualmente temporaneamente esposta nella dedicata all’arte in Valconca, l’opera “Lion” di Andy Warhol e che fino alle fine del mese di novembre, sarà possibile votare il Museo di Saludecio e del Beato Amato quale “Luoghi del cuore” per la grande campagna del FAI Fondo Ambiente Italiano.

 

https://www.fondoambiente.it/luoghi/museo-di-saludecio-e-del-beato-amato?ldc

 

Inoltre per la celebrazione del XVII compleanno del Museo è prevista per venerdì 16 novembre, una conferenza del prof. Alessandro Marchi, incentrata sul Trecento.

Con questo appuntamento, proseguirà il discorso alla scoperta dell’arte attraverso i secoli (il maggio scorso il prof. Marchi tenne una bellissima conferenza sul Ducento, il secolo di Santo Amato), affrontando con il XIV secolo, la pittura della Scuola giottesca riminese del Trecento.

 

Si ricorda poi che – nella condivisione delle reciproche missioni culturali – al Museo Diocesano di Arte Sacra di Sarsina è esposta la “Pietà” di Tito Chini e al Museo d’Arte Sacra di Longiano, la piccola tela caravaggesca raffigurante “San Giuseppe con Gesù Bambino”.

Il Museo di Saludecio e del Beato Amato è aperto la domenica dalle ore 15.00 alle ore 17.00, sempre con ingresso libero.

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