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Salgono a 185 i sanitari non vaccinati sospesi da AUSL Romagna

In Romagna sono saliti a 185 i sanitari sospesi da funzioni e stipendio perchè non vaccinati. Si tratta di 15 medici ospedalieri, 150 operatori non medici dipendenti salla AUSL, 20 fra medici di famiglia e operanti in strutture convenzionate.

Intanto la situazione nelle scuole sembra per ora non fornire motivi di allarme. In tutta la Romagna le classi in quarantena sono 19, ma la maggior parte si concentra in provincia di Ravenna, mentre a Rimini solo un asilo nido ha psoto un gruppo di bambini in isolamento domiciliare. Quanto ai casi positivi, nel riminese 9 riguardano alunni delle elementari, mentre solo uno è stato registrato nei nidi, 2 negli asili, 2 alle medie e 3 nelle supoeriori.

Nella settimana settimana dall’11 al 17 ottobre in Romagna si sono registrate 622 positività (2,4%) su un totale di 25.908 tamponi.

“Si registra – precisa AUSL Romagna – un lieve aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+55). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello verde 2, ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive maggiore del 70%. In totale sono ricoverati 58 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva”.

“I dati settimanali – commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – seppur ci consegnino un lieve incremento di contagi, confermano una situazione tutto sommata confortante, considerato che il numero dei ricoveri e delle terapie intensive resta contenuto. Ma sappiamo che la situazione potrebbe anche cambiare, visto che con la stagione fredda il virus potrebbe rialzare la testa”.

“Oltre al covid, inoltre, è arrivato il momento di attrezzarci anche contro la circolazione del virus influenzale. Il 25 ottobre anche in Romagna parte la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale ed è importante che i cittadini ai quali è raccomandata aderiscano. In questo contesto la somministrazione del vaccino antinfluenzale è doppiamente importante: per ridurre le complicazioni legate all’influenza e, di conseguenza gli accessi al Pronto Soccorso, ma anche per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra covid e influenza. Continuiamo quindi tutti a mantenere alta l’attenzione. Le raccomandazioni restano sempre le stesse: vaccinarsi e adottare le misure che ormai tutti conosciamo, distanziamento ed uso delle mascherine. In questo momento è più che importante”, conclude Altini.

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