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“Safe Rimini”: le categorie chiedono ripartenza del settore costruzioni e impianti

CNA Rimini e la Rete Professioni Tecniche della provincia di Rimini, da ormai due anni coinvolte in un innovativo e proficuo rapporto di collaborazione, in rappresentanza di circa 800 imprese 2.800 professionisti del settore, a seguito e nel contesto dell’emergenza COVID-19 hanno costituito un tavolo digitale che intende porsi come luogo di ascolto, sostegno, concertazione e fattive risultanze per le Categorie coinvolte e per i Territori. Tavolo dal quale è scaturita la “Lettera sulla Ripartenza” con la quale si chiede in maniera convinta e motivata una ripartenza prima della data del 4 maggio.

Il documento unitario della CNA Rimini e della Rete Professioni Tecniche della provincia di Rimini porta le firme di Mirco Galeazzi (Cna Territoriale Rimini), Roberto Ricci (Ordine degli Architetti), Andrea Barocci (Ordine degli ingegneri), Massimo Giorgetti (Collegio Geometri) e Davide Delbianco dell’Ordine dei Periti Industriali) ed è rivolta ai sindaci della Provincia di Rimini, ai presidenti della Provincia e del Piano Strategico di Rimini e per conoscenza al Prefetto.

Ecco il testo della Lettera sulla ripartenza:

CNA Rimini e la Rete Professioni Tecniche della provincia di Rimini, da ormai due anni coinvolte in un innovativo e proficuo rapporto di collaborazione, in rappresentanza di circa 800 imprese 2.800 professionisti del settore, a seguito e nel contesto dell’emergenza COVID-19 hanno costituito un tavolo digitale che intende porsi come luogo di ascolto, sostegno, concertazione e fattive risultanze per le Categorie coinvolte e per i Territori. Tavolo dal quale è scaturita questa “Lettera sulla Ripartenza” chiedendo in maniera convinta e motivata una ripartenza prima della data del 4 maggio”.

La “Lettera sulla Ripartenza” è un documento unitario, quasi un manifesto, che vuole testimoniare la nostra presenza, vuole dire a chiare lettere “ci siamo”. Ci siamo per la riapertura dei cantieri e di tutte le attività annesse, ci siamo per le nostre imprese e per i nostri professionisti, per la comunità, ci siamo per l’emergenza e oltre l’emergenza in una proiezione virtuosa che guarda all’economia, agli imprenditori, al territorio, ai cittadini. Che guarda, in una parola, al bene comune.
Abbiamo piena coscienza che tutto quanto accadrà da qui in avanti sarà diverso da prima e che anche noi saremo diversi da prima. Non possiamo quasi nulla sull’ineluttabile ma possiamo molto, moltissimo su quello che nasce dalle nostre forze, dalla nostra storia comune, dal nostro saper fare e saperlo fare bene.
Siamo pronti per ripartire, perfettamente consapevoli del contesto, delle difficoltà, dei rischi ma anche delle opportunità che il genio umano – più che mai nella nostra meravigliosa Italia espresso dall’intelletto delle professioni e dalla sapienza delle mani artigiane – saprà produrre”.

Prima di ogni altra cosa vogliamo affermare che avremo un motto “#SafeRimini” e che nel solco di questo motto che sarà la nostra prima guida e che scandirà le nostre attività interne, quelle al pubblico, le nostre relazioni, ci mettiamo a disposizione di tutti i nostri interlocutori, pubblici e privati, nella piena osservanza delle regole e nella massima flessibilità richiesta dal momento.  Siamo all’opera con un pacchetto di misure “#SafeRimini” per tecnici, committenti e lavoratori che renderà l’esperienza progettuale e realizzativa sicura. Tutti ci dovremo adeguare a una diversa quotidianità e sarà indispensabile lavorare al fianco dei nostri tradizionali clienti in un atteggiamento di fattivo ascolto”.

“Il tavolo chiede ai Signori in indirizzo di incentivare la ripartenza cantieri pubblici e privati, le ristrutturazioni e le riqualificazioni. Per fare questo occorre una analisi ed una volontà ferrea nella ricerca ed applicazione di tutti gli strumenti già in essere e di quelli che da anni sono sui diversi tavoli di discussione. Strumenti che portino concreto snellimento delle procedure, veloci verifiche stati legittimi e facilitazioni nella regolarizzazioni di eventuali difformità, ponderazione delle asseverazioni. Chiediamo di rivalutare le possibilità di agevolazione, offerte dalla Delibera dell’Assemblea Regionale n.186/2018 (Definizione del Contributo di Costruzione) definitivamente approvata il BurERt n.11, in data 11.01.2019, necessarie e non differibili al rilancio dell’attività edilizia con particolare riguardo alla rigenerazione del patrimonio costruito, al fine di pregiarsi dalla massima applicazione degli sconti ipotizzati applicabili con delibere di C.C. dalle P.A. Si ritiene necessaria una formulazione che tenga conto del passaggio tra la pianificazione vigente e la nuova pianificazione della LR.24/2017; che nel periodo transitorio e per i convenzionamenti attuativi vigenti, rinnovati o che ne dovessero nascere, proponga incrementi contenuti al massimo”.

“Abbiamo parlato di ripartenza ma vogliamo spingerci oltre: vogliamo operare per una rinascita.  Essere funzionali a un autentico rinascimento italiano.  Vogliamo essere di aiuto con delle proposte attendibili nel breve e nel lungo termine. E’ il nostro mestiere, il mestiere dei firmatari di questa “Lettera sulla Ripartenza delle attività professionali e cantieristiche del settore delle costruzioni e degli impianti”, quello del “costruire”, nel senso più ampio e articolato del termine. All’insegna del “#SafeRimini” ci sono nuovi terreni da esplorare, nuove norme da attuare e seguire, ci sono nuove fondamenta da gettare. E nuove opere da far crescere. Per questo che siamo qui. Oggi più di prima”.

 

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