Quello della sicurezza è un tema da affrontare in maniera strutturale e con azioni mirate, non con la falsa propaganda elettorale o con certe polemiche strumentali che piacciono tanto a qualcuno.
Restiamo a Riccione. Stando alle statistiche ufficiali il numero di reati è diminuito, ma la percezione dei cittadini è ben altra. E in effetti, al di là dei numeri, in questi ultimi mesi abbiamo assistito a episodi di delinquenza preoccupanti, dalle temerarie spaccate in viale Ceccarini alle violente rapine in pieno centro. Episodi di fronte a cui un’amministrazione comunale non può restare indifferente, perché sintomo di un’escalation allarmante. Servono interventi incisivi, tenendo sempre conto che scontiamo un sottodimensionamento delle forze dell’ordine a causa di un’inadeguata classificazione della Questura di Rimini, che non può più essere parametrata a quella di una media provincia italiana.
Dal punto di vista più strutturale c’è da affrontare con urgenza il tema della Caserma dei Carabinieri, ad oggi sotto sfratto. Anche volendo rivendicare più uomini poi non sapremmo quale sistemazione offrire loro. Ma l’amministrazione non può starsene con le mani in mano, rischiando di perdere la sede. Bisogna quanto prima intervenire, mediare, adoperarsi per una soluzione, anche mettendo a disposizione un’area di proprietà pubblica. Riccione merita una caserma pienamente funzionale, non un edificio improvvisato ma costruito allo scopo, che sia al tempo stesso sede dell’attività e degli alloggi dei militari.
Del tutto sbagliato il trasferimento del posto estivo di Polizia dall’ex colonia Bertazzoni al centro servizi Jimmy Monaco, all’interno del Comando della Polizia Municipale. Così di fatto si allontana un importante presìdio dalla sua naturale zona di competenza, quella turistica. Un trasloco frutto di un errore di valutazione a cui crediamo andrà posto rimedio, proprio perché la sede naturale del posto estivo di Polizia dev’essere quanto più accessibile a turisti e operatori turistici.
Interventi strutturali questi che andranno incrociati ad una serie di azioni mirate, dal potenziamento del sistema di videosorveglianza, in particolare nei quartieri, alla prosecuzione dell’esperienza del Nac, il nucleo anti-abusivismo commerciale.
Senza dimenticare che un sindaco deve sempre lavorare per rafforzare la collaborazione tra tutte le forze dell’ordine. La sicurezza nel nostro programma non è un punto, è la premessa della città che stiamo riprogettando, una Riccione dove è bello vivere e venire in vacanza.