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Rossi (Pd): salvare il nido e la scuola d’infanzia aziendali dell’Ausl

La sezione Scuola d’Infanzia adesso presente potrebbe essere soppressa lasciando 26 bambini da settembre a casa, senza prospettive di possibilità di ricollocamento in altra scuola, a tale prospettiva si potrebbe aggiungere anche l’esclusione dai servizi educativi di tutti i bambini iscritti al momento, circa 80″

L’Ausl Romagna trovi una forma alternativa di gestione dell’asilo nido e scuola d’infanzia dell’Ausl Romanga, che garantisca o rafforzi il servizio in essere, per gli indubbi vantaggi che porta all’organizzazione del lavoro, alla produttività ed al benessere lavorativo dei dipendenti dell’Ausl.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Nadia Rossi (Pd) che ricorda come “dal primo settembre 2023 viene annunciata la possibile chiusura del polo 0-6 anni aziendale dell’Ausl Romagna (Asilo Nido e Scuola d’Infanzia), si tratta delle strutture il “Belnido” e la scuola d’infanzia “La gioia”, in cui sembra siano iscritti circa 80 bambini figli di dipendenti dell’Ausl Romagna, ma ora i dipendenti dell’Ausl interessati hanno ricevuto una mail in cui gli si comunica che Ausl non intende rinnovare il servizio, che ci sarà un bando per la gestione della struttura con posti destinati esclusivamente ad Asilo Nido, oppure a prevalenza ad
Asilo Nido e solo in parte a Scuola d’Infanzia, il tutto a discrezione della cooperativa aggiudicatrice e pertanto senza garanzie che le classi attualmente attive possano proseguire nel loro percorso pedagogico”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta di trovare una soluzione per la continuità educativa.

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